Slegami!

Ti prego, ti scongiuro
lasciami andare!
Non lo merito nè sono
degno di tale morbo .

Sì, morbo : perchè
ciò che mi affligge
succhia tutte le mie
forze vitali, invade
le mie vene, i miei
pensieri, i miei gesti.
Si serve di questi
per riprodursi, ingigantirsi
ogni giorno che passa.
E’ una strana cosa, come
un atavico istinto maligno
che nasce dall’ io più
profondo, mentre ha una causa
esterna e ben delineata.

Perciò te ne prego, liberami!
Liberami da quella soave vista,
fonte di gioia e di delizia
di dolore e di patimenti.

Troppo tempo oramai
è passato, da solo non
posso vincere una tale forza
che mi strugge l’ anima,
che mi fa odiare,
che mi riduce a suo zimbello
anche se ne sono
pienamente cosciente.

Non voglio più essere
felice per Lei, mentre io
patisco le pene dell’ Inferno.
Tu lo sai, questa tortura
fa sì che l’ unica cosa
importante sia vederla
sorridere, nonostante
io stia scomparendo
giorno dopo giorno,
sorriso dopo sorriso.

Catene sono per me,
prigioniero e schiavo
sofferente di una dura
padrona senza pietà.

Ti prego, Cupido : slegami!

Luca Palma

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