False promesse?

Ci sono state promesse molte cose: parchi, trasporti pubblici più efficaci, valorizzazione delle periferie…un nuovo volto per Milano.
I progetti sono già in corso e i soldi, a quanto pare, si trovano. Un esempio calzante è quello di Citylife, il nucleo del nuovo sky-line della città, moderno e iper tecnologico. Il museo d’Arte contemporanea, abitazioni esclusive, uffici, hotel, centri per lo shopping…sembra che il nuovo viso di Milano sia brillante e d’èlite.
Stando a quanto ci viene detto, per i milanesi i vantaggi si sprecheranno e la città diventerà un perfetto connubio tra tecnologia e spazi verdi.
Nessuno, però, cita – almeno non a portata delle mie orecchie – i 2 milioni di metri quadrati che saranno convertiti, da uso agricolo, a uso urbano e residenziale. 1,380 mq si trovano tra Milano e Rho, e qui sorgeranno i padiglioni dell’esposizione universale; gli indici di edificabilità previsti e le infrastrutture di cui sarà dotata l’area trasformerrano questa zona in un polo a forte densità urbana.
Altri 700 mq a sud dell’area dell’Expo, a Cascina Merlata, diventeranno il villaggio Expo, adibito ad ospitare gli addetti all’esposizione. Dal 2016, l’area diventerà residenziale.
Il tutto in un lotto attualmente ad uso agricolo.
Ricordiamo, inoltre, l’elevato numero di locali sfitti e in degrado in tutta l’area di Milano e provincia, che fanno sembrare ancora più assurdi questi progetti apparentemente utilissimi.
Che senso avrà, poi, realizzare una struttura come quella dell’Expo, sicuramente ad alti costi, per poi demolirla una volta terminato l’evento? perchè non riconvertirla in qualcosa di utile?


Oppure, ancora meglio, perchè non utilizzare strutture già esistenti, come quelle appunto del Polo Fieristico Rho-Pero, ampliandole e interrompendo nel frattempo le altre manifestazioni?
E c’è davvero tutto questo bisogno di alberghi, costruiti in ogni dove? Davvero si cova l’ingenua speranza che Milano tocchi e superi i visitatori annui di Venezia?
Nonostante le belle parole, fin’ora non c’è stato un tentativo concreto di valorizzare realmente il nostro territorio. Invece di migliorarlo e renderlo sostenibile, si punta semplicemente ad un solo obiettivo: costruire, costruire, costruire.
Sembra questo il punto centrale dell’Expo, altro che “Nutrire il pianeta”!
A rafforzare questa impressione vanno anche le numerose conversioni di terreni ad uso agricolo in aree edificabili, spesso con indici di edificabilità molto alti. In questo modo si infierisce su un territorio già martoriato, andando ad intaccare il prezioso patrimonio del nostro territorio, già devastato da anni di sfruttamento senza il minimo criterio.
Invece di rendere migliore Milano, di renderla a misura d’uomo, si punta ad abbagliare i visitatori e i cittadini per poi ricoprire, mentre sono girati di spalle, le poche aree verdi rimaste di allegre colate di cemento.
Un Expo che, più che modernizzare e rivalutare, guarda alla città come a un semplice spazio da riempire di edifici, sia in larghezza che in altezza, incuranti dei problemi di chi dovrà vivere nelle aree più degradate e ignorate da questo mirabolante e miracoloso Expo, presentato come panacea di ogni male di Milano.
Iniziative come quella di Citylife renderanno certamente Milano più bella esteticamente, ma l’iniziativa non dovrebbe danneggiare territori già sofferenti, a discapito dei cittadini.
Un territorio come il nostro, con problemi a livelli ambientali, urbanistici e sociali, non se ne fa niente di un bel grattacielo luccicante.
Quindi, che l’Expo sia benvenuto, ma che le promesse siano mantenute.

10 commenti su “False promesse?”

  1. Penso anche io che sarebbe meglio valorizzare le strutture già presenti a Milano e non costruirne di nuove danneggiando il territorio.
    Ho letto che il successo del “Salone del Mobile” potrebbe spingere ad utilizzare alcune zone di Milano dotate già di strutture utili per l’Expo, come ad esempio alcuni edifici di via Tortona o padiglioni dell’Università Statale e della Bicocca.
    Ciao

  2. Ovviamente tutti vorremmo che venissero migliorate strutture già presenti sul territorio e che non se ne edificassero delle nuove, ma questo non sembra interessare a chi sta portando avanti i progetti per l’edilizia miilanese.
    Tutti ben sappiamo che una cementificazione di massa porterebbe sicuramente al degrado del livello di vivibilità della città di Milano.
    Per quale motivo i promotori di tali progetti non si pongono i nostri stessi problemi? Cosa li induce a snobbarli? Boooh!!!
    Attendo risposte… 😉
    Giò

  3. Hai pienamente ragione, lo slogan “NUTRIRE IL PIANETA” sembra che sia stato interpretato come se il nutrimento sia il cemento! però penso che sia necessario far crescere il numero delle strutture alberghiere perchè è una fiera di livello mondiale.

  4. Ci sembra che l’EXPO sia solo un’opportunità per fare soldi. Sono state fatte promesse interessanti (come la rivalutazione di alcune aree intorno a Milano) ma dietro a queste si nasconde il desiderio di guadagno da parte delle grandi aziende e degli immobiliaristi. Qual è il vero scopo dell’EXPO? Rivalutare Milano? Oppure incrementare gli interessi dei soliti nomi?

  5. ma ragazzi…parlate come se cadeste dalle nuvole.
    forse vi aspettavate che tutte queste allegre imprese edili mettessero in campo enormi interessi per il bene della città?
    abito a 15 kilometri dal centro,e a 5 dall’inizio del territorio di milano.
    bene,tutti i giorni prendo un autobus che sarebbe adatto più a uno sterrato sudanese che a una bella strada asfaltata.oltretutto,se mai dovessi perderlo(alle 7:37) potrei benissimo salutare la mia giornata di scuola,poichè il successivo passaggio è previsto per le 12:45!!
    dunque,a parer mio milano è una città che sorride solo a chi ha il portafoglio pieno…per noi mortali non c’è voce in capitolo.
    cosa ci rimane da fare?soffrire in silenzio,e provare a scaldarci (di riflesso) con il raggiante sole,fatto di expo-novità, che questi benefattori ci stanno elargendo.

  6. Abito a milano, sulla circonvallazione, a metà tra periferia e centro.

    E vi posso assicurare che finora si sono solo viste tante promesse e tanti cambi di gestione nello staff gestionale dell’ Expo; staff che finora ha realizzato tanti bei plastici e disegni carini, e NIENTE altro.

    Se non tanti bei soldini nelle tasche dei cementificatori.

  7. scusa Matteo se quanluno crede ancora che ci sia qualche possibilià e mezzo, magari proprio l’Expo, per cercare di migliorare la nostra città! Non cado dalle nuvole se SPERO che i fondi elargiti per l’expo saranno sfruttati al meglio, sono solo ottimista! Se continueranno a costruire incesantemente sicuramente non sarà un bene, perchè come già rimarcato da molti andrebbero migliorate le strutture scusa Matteo se quanluno crede ancora che ci sia qualche possibilià e mezzo, magari proprio l’Expo, per cercare di migliorare la nostra città! Non cado dalle nuvole se SPERO che i fondi elargiti per l’Expo saranno sfruttati al meglio, sono solo ottimista! Se continueranno a costruire incesantemente sicuramente non sarà un bene per l’ambiente, perchè come già rimarcato da molti andrebbero migliorate le strutture che già possediamo, ma di sicuro non lo sarebbe neanche rimanere immobili a guardare come decadiamo!Ovunque e in ogni capo c’è sempre chi guadagna di più e chi magari resta ” a mani vuote”: gli speculatori sono dappertutto.. E allora? Noi “poveri mortali” dovremmo smettere di sperare?! Non credo proprio.. Valutazioni del genere ritengo si possano fare solo alla conclusione dell’Expo; ora come ora possiamo solo giudicare i progetti in cantiere in modo realistico, non come saranno portati a termine e chi ci guadagnerà!! Non voglio sembrare come una credulona, ma penso che un sentimento di ottimismo generale non potrebbe che giovare ad ognuno di noi e a Milano più in generale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *