Socrate e Gesù: due personaggi simili?

Gesù
Il Consolatore, Carl Heinrich BlochSocrateTesta di Socrate, Museo del Louvre

Nel 1943 Romano Guardini, sacerdote ed intellettuale italiano, naturalizzato tedesco, pubblicò La morte di Socrate, analisi di alcuni dialoghi platonici (Eutifrone, Apologia, Critone e Fedone). In quest’opera Guardini accosta la figura di Socrate a quella di Gesù, prendo spunto da questo paragone per aprire una riflessione. Secondo me quello di Guardini è un accostamento molto interessante in quanto Socrate e Gesù hanno molti aspetti comuni:

  1.  Sia Gesù sia Socrate introdussero qualcosa d’innovativo nelle rispettive società. Con Socrate, la filosofia si spostò dal ramo della natura a quello dell’uomo e dei suoi problemi (politici, religiosi) e per questo può essere definito il creatore di una nuova mentalità filosofica, possiamo definire rivoluzionario (ovviamente in ambito religioso) Gesù stesso. Gesù capovolse totalmente la concezione religiosa di allora, la dottrina da lui insegnata può riassumersi, molto brevemente, nell’amore verso Dio e verso il prossimo. Egli preferiva utilizzare concetti concreti, che rimangono in mente, e per questo si serviva d’iperboli, paradossi e parabole.
  2. Nessuno dei due personaggi lasciò nulla di scritto, i loro gesti ci sono stati narrati da altri scrittori. Grazie ai dialoghi Platonici conosciamo quella che è stata la vita di Socrate, dalle sue abitudini alle accuse che lo porteranno in tribunale e alla morte; mentre i Vangeli, sia canonici che apocrifi ci narrano la vita di Gesù.
  3. Entrambi sono stati condannati a morte per motivi principalmente politici. Il politico Anito porta Socrate in tribunale con accuse infondate; Gesù viene processato perché si definiva il re dei Giudei.
  4. Sia Socrate sia Gesù vanno incontro alla morte senza paura. Come racconta Platone nell’Apologia, Socrate affronta la morte con fiducia che la vita nell’aldilà sia migliore di quella terrena; Gesù è pienamente consapevole di quello cui va incontro e sa anche che tornerà di nuovo in vita come c’è narrato dai Vangeli.
  5. Sia Socrate che Gesù invitano l’uomo al rispetto delle leggi terrene. Socrate non fugge la propria morte per non tradire le leggi (come raccontato nel Critone). Gesù invita l’uomo a seguire la legge e la giustizia terrena avendo fede nella giustizia divina infallibile.

Questi sono i principali aspetti comuni che sono riuscito a individuare in Socrate e Gesù.

Il decollo industriale dell’Italia nel ‘900

L’età giolittiana (1901-1914), ossia il periodo in cui Giovanni Giolitti fu Primo Ministro italiano, coincise con il decollo della rivoluzione industriale nel nostro paese. I progressi più evidenti si registrarono nell’industria siderurgica, elettrica, meccanica (con la nascita di aziende come la Fiat, l’Alfa Romeo e la Lancia) e nel settore tessile (principalmente nell’industria del cotone); queste industrie avevano sede soprattutto nel cosiddetto triangolo industriale, formato da Torino, Milano e Genova.

stabilimento Alfa Romeo
L’interno dello stabilimento Alfa Romeo del Portello all’inizio del XX secolo

Lo sviluppo industriale dell’Italia fu favorito da alcune condizioni particolari: in primo luogo l’industria italiana venne fortemente aiutata dall’intervento statale (in particolare grazie alle commesse statali nel settore siderurgico); in secondo luogo la politica protezionistica dello Stato, attuata con l’imposizione di alte tasse sui prodotti esteri, favorì il notevole sviluppo delle industrie del Nord (anche se danneggiò i prodotti tipici del Sud); il decollo industriale venne infine agevolato dai finanziamenti delle grandi banche alle nuove industrie, ancora incapaci di autofinanziarsi (in questo periodo nacque la banca mista, una commistione tra banca commerciale e banca d’affari specializzata in prestiti a breve, medio e lungo termine).

Lo sviluppo industriale mutò il modo di vivere degli italiani, almeno nelle città: l’arrivo nelle case dell’illuminazione elettrica, dell’acqua corrente e del gas e il miglioramento delle condizioni igieniche (dovuto alle innovazioni in campo medico e sanitario) portarono un notevole miglioramento nel livello medio di vita della popolazione. Le conseguenze della repentina crescita non furono però solo positive: lo spostamento di grandi masse dalle campagne alle città, sedi delle principali industrie, comportò notevoli disagi per gli abitanti e soprattutto per le classi operaie, costrette a vivere in quartieri sovraffollati e malsani; nelle case, inoltre, il riscaldamento rimaneva un lusso e i servizi igienici erano spesso in comune; in questo periodo, infine, la piaga sociale dell’alcolismo conobbe un notevole incremento: esso era infatti il rifugio più diffuso tra i contadini e gli operai dalle disumane condizioni di lavoro a cui erano sottoposti.

Decessi per alcolismo
Decessi per alcolismo