Riflessioni sullo spettacolo del Gruppo della Trasgressione 4

Mercoledì  4 dicembre 2013 – Teatro Fellini

“Gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati”:

Le mie sensazioni all’incontro con i detenuti

 

L’incontro di mercoledì per me è stato molto significativo e sono stato colpito dal modo in cui gli attori mettevano a disposizione la propria esperienza in carcere e perché erano stati condannati. Le conclusioni che ho tratto da questa esperienza sono diverse. L’aspetto che mi ha colpito maggiormente è stato il fatto che molti dei detenuti appena hanno iniziato a compiere dei reati avevano alle spalle una situazione familiare drammatica come per esempio il padre in carcere e/o la madre alcolizzata. Quando ci si trova in queste condizioni io credo che sia molto difficile non lasciarsi andare o intraprendere una vita nell’illegalità. Un altro aspetto che mi ha toccato è stato il fatto che alcuni detenuti da giovani siano stati prima vittime di bullismo e poi abbiano deciso di diventare da prede a cacciatori, così facendo loro potevano sfogare la loro rabbia sugli altri e avrebbero picchiato chiunque si fosse messo sulla loro strada. Altri invece sono finiti in carcere poiché erano affascinati dal desiderio di “fare la bella vita” ,di avere sempre il portafogli pieno o di permettersi dei lussi che prima non potevano concedersi. Credo che questo tipo di desideri siano comuni a molti ragazzi della mia età ed è facile farsi affascinare dai soldi facili intraprendendo una strada caratterizzata da molteplici reati. Auguro ai detenuti di continuare il loro percorso formativo e che possano appena usciti di galera reintegrarsi all’interno della società e ricomporre i rapporti con i propri familiari.

Gianmarco

Sisifo
Sisifo

L’incontro con il “gruppo della trasgressione” mi ha portato a riflettere su come le persone intorno a noi possano indirizzare, più o meno involontariamente, il nostro modo di vedere le cose e, quindi, anche di agire. Si è parlato infatti dell’importanza delle guide, soprattutto in un’età di cambiamento e di passaggio come l’adolescenza, e di come il rapporto con le altre persone influenza il corso della nostra vita, anche ad un livello emotivo e psicologico. Ciò secondo me è molto importante da tenere a mente perché talvolta gli individui tendono ad isolarsi sempre di più e a sentirsi ingabbiati a causa della mancanza di persone che offrano affetto e comprensione, come per esempio un amico o un genitore, e a causa di questa frustrazione possono compiere azioni riprovevoli al posto di chiedere aiuto a qualcuno. Personalmente durante l’incontro ho percepito i crimini come un disperato grido di aiuto da parte di ragazzi che si sentivano soli ed incompresi e che cercavano l’approvazione di guide sbagliate, al contrario di alcuni miei compagni, i quali hanno avuto un’interpretazione forse un po’carente di empatia e troppo critica.

Lorenzo

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