Primo Soccorso

Il 31 gennaio 2014, durante l’autogestione, nell’aula T27 si è tenuto un corso di Primo Soccorso, durante il quale Federico , volontario della Misericordia Milano ci ha illustrato come comportarsi efficacemente e con rapidità in ogni situazione di infortunio. Ha spiegato come organizzare e formare un efficiente sistema di primo soccorso, il quale comprende: il piano di emergenza, la comunicazione con i soccorsi e il 118, le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale.
In seguito sono stati illustrati i rischi legati all’intervento dei soccorritori: come riconoscere il pericolo in un’emergenza sanitaria.

Il volontario ha esposto poi le modalità di comportamento in caso di infortunio: accertamento della sicurezza del luogo, verifica e sostenimento delle funzioni vitali, arresto cardiorespiratorio, respirazione artificiale e massaggio cardiaco, disostruzione delle vie aeree, tecniche di movimentazione dell’infortunato e posizione di sicurezza.
Per concludere abbiamo preso in considerazione alcuni casi frequenti che richiedono l’aiuto sanitario: soffocamento, svenimenti, ictus, shock, crisi di ansia o panico, reazioni allergiche (Shock Anafilattico), difficoltà respiratorie, fratture, trauma cranico.

Personalmente ho trovato questo incontro molto interessante e formativo , poiché ci ha fornito direttive estremamente importanti del primo soccorso, utili in ogni caso di emergenza.

valigetta primo soccorso

 

Una questione di rispetto

Leggevo oggi in un blog francese un articolo intitolato Où les enseignants sont-ils le plus respectés?

L’articolo cita uno studio internazionale per lamentare lo scarso rispetto degli studenti francesi e delle loro famiglie nei confronti degli insegnanti.

Per un momento ho esultato. «Vuoi vedere – mi son detto – che siamo messi meglio dei colleghi europei?»
Così sono andato a vedere lo studio internazionale 2013 Global Teacher Status Index della Varkey GEMS Foundation.

Ahimè, anche i francesi stanno molto meglio di noi. Alle nostre spalle soltanto tre paesi.
Un’unica consolazione: Despite a comparatively low indicator of teacher respect and status, Italy ranked 2nd highest out of the European countries on the question of how influential a teacher was in your school life.

vignetta - Perché questi voti?

Autogestione 2013-2014

Durante i giorni 31 Gennaio e 1 Febbraio, all’Italo  Calvino di Rozzano si è tenuta un’autogestione, così abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad attività e dibattiti di vario genere.
Tra le diverse scelte abbiamo apprezzato in particolare il corso di Storia sul ’68  e la conferenza sulla “bellezza della matematica” tenute da due esterni, rispettivamente Francesco Pota e Giovanni Prestipino. Entrambi sono riusciti a farci apprezzare argomenti didattici, mostrandoli sotto un’ottica totalmente nuova.
Inoltre abbiamo assistito anche al corso di Primo Soccorso, tenuto da un volontario dell’associazione Misericordia di Milano, e al corso di fotografia, tenuto da Alessandro Miraglia. I due sono stati in grado di esporre argomenti e consigli utili in modo chiaro ed efficace.

Ringraziamo le rappresentati di istituto e il collettivo per l’ottima riuscita dei corsi.

Noemi Giangregorio ed Eleonora Albanese di 5°B Liceo

abbandono

Per fare parte dei bei ricordi di un bambino, tu devi essere presente nella sua vita di oggi: la vita non è bella quando una persona non ha nessuno. Non si può mai riprendere la pietra dopo averla lanciata, le parole dopo averle dette, l’occasione quando è già passata.
Conosco un ragazzo giovane abbandonato da suo padre durante  l’infanzia; la sua vita non è facile: ha conosciuto solo l’amore di sua madre,ma lei era obbligata a lasciarlo per andare all’altro capo del mondo. Ha vissuto con una zia e non aveva nessuno per dargli un consiglio, nessuno che facesse attenzione a lui. Ha amici ma nessuno tra loro può aiutarlo, perché la sua maniera di pensare è diversa. Ha fatto tutto da solo,le buone e le cattive cose. Ha sognato una vita felice ma ha trovato l’infelicità. Ha passato 11 anni senza sua madre. Qualche volta vuole piangere ma non può. Solo lei ha un sogno per lui. Oggi vive con sua madre ma è sempre triste perché ha un passato miserabile dove la solitudine è stata la sua migliore amica.
Non abbandona il suo impegno perché sa che la vita può migliorare ed ha la forza di girare la pagina e la pazienza di aspettare quello che lui merita. Ma detesta moltissimo suo padre; mi chiedo se un giorno lo perdonerà o lo ringrazierà per tutti gli anni di sofferenza.