“Nera, bassa e formosa”

Io adoro il ballo, perciò non potevo che scegliere Misty Copeland come cattiva ragazza. Ma si può veramente definire una “cattiva ragazza” una persona che insegue i propri sogni?

“unfortunatly you have not been accepted… at thirteen you are too old to be considered” queste furono le parole che ricevette Misty Copeland dalla prestigiosa American Ballet Theatre.

Misty Copeland  lottò sia con le difficoltà dovute al colore della pelle sia con il suo corpo fuori dai canoni. Aveva 13 anni quando provò ad entrare nella scuola di ballo, ma era considerata troppo grande per intraprendere un futuro da ballerina. “Nera, bassa e formosa”, sentiva ripetersi, non aveva i piedi giusti per stare sulle punte, era troppo muscolosa e aveva il petto troppo largo : non aveva il corpo per diventare una ballerina classica. La madre, a causa delle condizioni economiche, aveva deciso che non poteva permettersi di mantenerla a scuola e quindi le aveva comunicato che avrebbe dovuto lasciare il sogno del palcoscenico. “Mia madre è sempre stata chiara nel dirmi che sono una ragazza nera” dice misty in un’intervista “e che come tale sarei stata considerata”.

Misty Copeland non si fermò solo alle parole o offese, il suo unico obiettivo era realizzare il suo sogno e  in lei si è scatenata “ la rabbia di spingersi oltre”.

A 17 anni finalmente fu  accettata dall’American Ballet Theatre, ma non immaginava che sarebbe stata l’unica donna nera lì dentro.

Nonostante i pregiudizi iniziali, Misty scelse di inseguire i suoi sogni, disobbedendo alla madre, ignorando gli insulti e le considerazioni sul suo corpo e sulla sua pelle, solo così, comportandosi da “cattiva ragazza”,  raggiunse il suo obiettivo! Ma Misty ribadisce “Credo che ci voglia più diversità in tutti gli ambiti, sul palco, tra il pubblico, nella direzione, e che le nuove generazioni vadano sollecitate in questo senso. il razzismo è una piaga che forse non verrà mai debellata”. Misty è diventata l’esempio da seguire per tutte le ragazze afroamericane e non che vogliono raggiungere il proprio sogno, qualunque esso sia.

Laura Faiella

 

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Un mondo in continuo cambiamento

Ci troviamo in un mondo in cui le donne non hanno le stesse possibilità in ambito lavorativo e sociali di un uomo, nonostante l’epoca in cui siamo dovrebbe permettere lo sviluppo di una mentalità più aperta nei confronti delle donne permettendo di avere la parità dei sessi, tenendo conto di ciò che è successo nella storia, di donne che hanno cercato di farsi valere per cambiare la loro condizione e che molto spesso ci sono riuscite. Ma come si può vedere da diversi esempi, ci sono ragazze e donne che solo recentemente per la prima volta riescono ad ottenere le stesse cariche, lavori, possibilità degli uomini. Una dei personaggi che voglio presentare in questo articolo, come donna che è riuscita a raggiungere un traguardo mai raggiunto da nessun’altra è Fabiola Gianotti.

Fabiola Gianotti è una fisica nata il 29 ottobre 1960 a Roma. Studia a Milano al liceo classico, dove grazie alla lettura della biografia di Marie Curie, una scienziata, si appassionò alla fisica.

É stata una scienziata, Marie Curie, a ispirarmi e influenzarmi nella scelta di studiare fisica.”

 

Così si iscrisse alla facoltà di fisica. E grazie alle sua grandi aspirazioni e alla sua determinazione riesce nel 1987 ad entrare al CERN di Ginevra (organizzazione europea per la ricerca nucleare) contribuendo a diversi esperimenti. L’esperimento più importante a cui prende parte è l’Atlas, a cui migliaia di fisici partecipano e ne diventa coordinatrice.

Non abbandonare mai i tuoi sogni. Potresti rimpiangerlo per il resto dei tuoi giorni.”

 

È una donna che ha saputo valorizzarsi in un ambiente prevalentemente maschile; poche donne tendono a diventare scienziate e fisiche poiché poco incentivate dalla società in cui viviamo. Gianotti però non è una di quelle, anzi per i suoi meriti viene addirittura inserita nella rivistaTime”e nella rivista “Forbes”tra le cento donne più potenti al mondo.

La svolta decisiva nella sua vita sia come donna che come fisica si ebbe nel 2014, quando viene scelta per la carica di direttore generale, è la prima donna nella storia a cui viene assegnato un incarico del genere. Dopo 60 anni il CERN è guidato da una donna. È proprio questo quello che riuscì a raggiungere Fabiola Gianotti, un posto fino ad allora destinato agli uomini. Come si può capire dalla sua vita, fu una donna che si contraddistinse per le sue spiccate doti nell’ambito della fisica e divenne una delle donne più influenti del tempo. Una donna che a poco a poco, passo dopo passo ha raggiunto lo stesso livello dell’uomo. Gianotti è una donna che è riuscita farsi vedere per quello che è, cioè prima di tutto un essere umano che ama la fisica e poi una donna. Si è dimostrata alla pari di un uomo, se non meglio in quanto diventata direttore generale del CERN. Questo è quello che sta accadendo nella società, sta cambiando in meglio facendo diventare a poco a poco il mondo un posto dove anche le donne possono avere le stesse opportunità degli uomini.

Continueremo a incoraggiare le giovani scienziate a impegnarsi nella ricerca, vigileremo perché abbiano sempre le stesse opportunità dei loro colleghi maschi.” 

Chiara Martini

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Subacquea: il mondo al di sotto della superficie

Mi guardo attorno, acqua ovunque, sento solo il mio respiro, vedo il mio respiro. Alzo lo sguardo e vedo la cresta delle onde che questa volta non è più scura, ma azzurra, bianca, e brilla come uno specchio; abituato a vedere la scena da sopra la superficie, la situazione mi affascina. Abbasso lo sguardo e compare il fondo, scuro, opaco e quieto, l’opposto della superficie. Compaiono ogni tanto bolle davanti ai miei occhi, quasi ad estraniarmi da questo nuovo mondo, quasi a ricordarmi che sono l’unica fonte di rumore nei paraggi. E allora smetto per un attimo di respirare, per non rovinare quel silenzio, e inizio a muovermi lentamente, per sentire la leggerezza in ogni parte del corpo, per non sentire la gravità, per non sentirmi legato alla terra, ancorato, quasi come nello spazio.
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