Per quanto tempo è per sempre? A volte, solo un secondo

frontespizio del libro Anime scalze Passare un minuto con le mani premute su una stufa bollente e passare un minuto giocando al nostro videogioco preferito è un ottimo esperimento che ci permette di capire la relatività di Einstein”. In questo modo Fabio Geda, autore del libro Anime Scalze, si rivolge agli studenti del liceo scientifico Italo Calvino, nonché lettori del suo romanzo, per spiegare loro come tutto dipende dal punto di vista in cui lo si osserva. Assorbire questa consapevolezza significa essere disposti ad assumere un nuovo sguardo nei confronti della vita. Ed essere disposti alla possibilità di un cambiamento significa essere persone mature.
Questo processo è sintetizzato e raccontato nella storia di Ercole che, sebbene affronti un’adolescenza quasi drammatica riesce a superare difficoltà, delusioni e dolori trasformandoli in forza interiore e in fonti di insegnamento: non è un caso se agisce per il bene di suo fratello Luca come ha sempre impedito che qualcuno agisse per lui; non è un caso se offre lo stesso tipo di aiuto che ha sempre rifiutato, con l’appoggio di sua sorella Asia, dagli assistenti sociali.
Geda non smentisce l’osservazione che gli viene fatta da una ragazza di classe quarta riguardo questo comportamento del protagonista, che può essere interpretato come una fuga. Però sottolinea l’esistenza di due tipologie di fuga: “Una fuga da…E una fuga verso… .Tutti fuggiamo da qualcosa. Non tutti fuggiamo verso qualcosa, perché questo significa avere una direzione, avere un obiettivo da raggiungere, conoscere ciò che si vuole.”. Quando Ercole fugge a Erta in cerca della madre probabilmente sta scappando dalla sensazione di abbandono che prova nell’aver scoperto verità che gli erano state nascoste dalle persone in cui ripone più fiducia: sua sorella e suo papà; si sente smarrito e cerca rifugio in un luogo che non conosce, in una persona a cui teoricamente non è più legato; è una scelta irrazionale, impulsiva, insicura. Quando invece ruba il furgone e porta via con sé Luca dalla sua festa di compleanno è consapevole di quello che sta facendo, c’è un’intenzione in questa scelta, dove decide di scappare verso un ambiente più sicuro per suo fratello.
Altro aspetto fondamentale di Anime Scalze è il rapporto fraterno, inteso in senso lato.
Quando i genitori si rivelano incapaci nel loro ruolo, è fondamentale trovare altri punti di riferimento, ovvero trovare un’altra mamma e un altro papà in un amico, in un insegnante, in un allenatore… in un fratello. Un fratello non è necessariamente sangue del mio sangue, ma sicuramente è anima della mia anima, dolore del mio dolore, felicità della mia felicità, amore del mio amore.
Un fratello è la parte complementare, la famosa “costante in una vita di variabili”. Geda è stato molto chiaro a riguardo.:
 X: “Perché non ha rappresentato gli adulti su un piano superiore rispetto ai giovani? Dal punto di vista della maturità.”.
 G: “Perché spesso non lo sono. Ed è colpa della società. La società ci racconta una bugia sostenendo l’idea che esiste un’età in cui si cambia (quella adolescenziale) e un’età in cui ci si stabilizza (quella degli adulti). Per questo gli adulti tendono a mettersi un passo avanti ai giovani, anche quando non lo sono, e non accettano un rapporto alla pari. Per esempio, il rapporto genitore-figlio è complicatissimo e profondissimo, ci si mette una vita intera per elaborarlo, e spesso arriva un momento in cui i ruoli si scambiano. Ecco perché un quindicenne nella maggior parte dei casi ritrova la figura del fratello in un coetaneo e non in un membro della propria famiglia.”.

Ogni tematica è affrontata con ottimismo e speranza; persino il finale, seppur imperfetto e agli occhi di alcuni poco credibile, lascia trasparire una vittoria per Ercole, e quindi lascia un sentimento positivo nel cuore dei lettori.

Fabio Geda
Fabio Geda

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