Archivi categoria: Politica

Crozza a Sanremo

Due giorni fa c’è stata la prima puntata del festival di Sanremo al teatro Ariston, con milioni di telespettatori che hanno guardato la trasmissione. Si è verificato un incremento del 49% degli sharers nel momento dell’esibizione del noto comico satirico del panorama italiano, Maurizio Crozza.

Una piccola premessa: a differenza delle precedenti edizioni del festival, l’atmosfera era animata dai presentatori Luciana Littizzetto  e Fabio Fazio. E già questo fa pensare che il festival non si concentri solamente sulla musica ma che dia uno spazio alla critica della politica italiana, in un periodo che coincide proprio con le campagne elettorali.

Crozza nei panni del Berlusca

A dare un’ulteriore impronta satirica al festival ha contribuito Crozza, con le sue imitazioni di vari politici di spicco in questo momento.Dopo l’imitazione di Berlusconi si sono sentite urla e insulti provenienti da alcuni elementi del pubblico, che invitavano il comico a lasciare il palco e ad evitare di trattare la politica in un ambiente del genere, in quanto ritenuto inappropriato. Fazio ha aiutato il comico a riprendere la sua esibizione, chiedendo la cortesia al pubblico di rispettarla.

L’episodio ha scatenato forti discussioni soprattutto in rete e in alcuni programmi televisivi. Ora noi ci chiediamo, secondo voi l’intervento di Crozza è da considerarsi propaganda politica oppure una semplice satira? Innanzitutto non si tratta di un comico che critica un singolo partito, e ne ha dato la dimostrazione nei momenti successivi all’episodio come in tutte le sue esibizioni in TV, perciò noi crediamo che la sua esibizione non abbia nulla per cui possa essere contestata. Voi cosa ne pensate? Aspettiamo critiche e commenti in merito.

Riccardo Cannistrà e Federico Minoldo.

Il Presidente ed i giovani

Dal Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Palazzo del Quirinale, 31/12/2012

Sta per iniziare un anno ancora carico di difficoltà. Non ci nascondiamo la durezza delle prove da affrontare, ma abbiamo forti ragioni di fiducia negli italiani e nell’Italia. Più di un anno fa dissi a Rimini : si è nel passato parlato troppo poco “il linguaggio della verità”. Ma avere e dare fiducia “non significa alimentare illusioni, minimizzare o sdrammatizzare” i dati più critici della realtà : si recupera fiducia “guardandovi con intelligenza e con coraggio. Il coraggio della speranza, della volontà e dell’impegno”.

Ebbene, penso che una maturazione in questo senso ci sia stata, specialmente tra i giovani. Sono loro che hanno più motivi per essere aspramente polemici, nel prendere atto realisticamente di pesanti errori e ritardi, scelte sbagliate e riforme mancate, fino all’insorgere di quel groviglio ed intreccio di nodi irrisolti che pesa sull’avvenire delle giovani generazioni. I giovani hanno dunque ragioni da vendere nei confronti dei partiti e dei governi per vicende degli ultimi decenni, anche se da un lato sarebbe consigliabile non fare di tutte le erbe un fascio e se dall’altro si dovrebbero chiamare in causa responsabilità delle classi dirigenti nel loro complesso e non solo dei soggetti politici.

E che dire poi dell’indignazione che suscitano la corruzione in tante sfere della vita pubblica e della società, una perfino spudorata evasione fiscale o il persistere di privilegi e di abusi – nella gestione di ruoli politici ed incarichi pubblici – cui solo di recente si sta ponendo freno anche attraverso controlli sull’esercizio delle autonomie regionali e locali?Importante è che soprattutto tra i giovani si manifesti, insieme con la polemica e l’indignazione, la voglia di reagire, la volontà di partecipare a un moto di cambiamento e di aprirsi delle strade. Perché in fondo quel che si chiede è che si offrano ai giovani delle opportunità, ponendo fine alla vecchia pratica delle promesse o delle offerte per canali personalistici e clientelari. E opportunità bisogna offrire a quanti hanno consapevolezza e voglia di camminare con le loro gambe : bisogna offrirle soprattutto attraverso politiche pubbliche di istruzione e formazione rispondenti alle tendenze e alle esigenze di un più avanzato sviluppo economico e civile.
Prospettare una visione per il futuro delle giovani generazioni e del paese è importante fin da ora, senza limitarsi ad attendere che nella seconda metà del 2013 inizi una ripresa della crescita in Italia e adoperandosi perché si concretizzi e s’irrobustisca.

Testo integrale del messaggio.

Limiti alla libertà di parola? Inaccettabili!… O forse no…

Oggi studiavo storia per la famigerata simulazione di terza prova. Argomento: primo dopoguerra e fascismo.

Leggendo di quest’ultimo ho iniziato a pensare a che periodo dovesse essere e a come sia stata possibile l’instaurazione di un simile regime.

Facile, mi direte voi: gli oppositori vengono eliminati, si controllano i mezzi di comunicazione e la cultura, si promuovono eventi e organizzazioni che facciano scomparire il singolo a favore di un sentimento collettivo di unione e nazionalità. In sostanza viene a mancare la libertà di parola e quindi non si hanno più diversi punti di vista, l’informazione viene controllata e sottoposta a pesante censura.

Libertà di parola: penso sia questo il concetto-chiave. Al riguardo Voltaire diceva:

Non sono d’accordo con le tue opinioni, ma difenderò sempre il tuo diritto ad esprimerle.”

Credo che siamo tutti d’accordo con lui, no? Le libertà di parola e di pensiero sono dei diritti fondamentali di ogni individuo.

Eppure…

Continua la lettura di Limiti alla libertà di parola? Inaccettabili!… O forse no…