Lunedì mattina

il prof. Paganini


La domenica è passata (per fortuna). Rieccomi a scuola. In quarta X mi accoglie uno strano serraglio di animali: Madau fa il merlo indiano, Zelli fa la paperella, Sinetta ulula come un licantropo (e non son neanche giorni di luna piena) Sedani fa Sedani e, soprattutto, Zoppi fa Zoppi. La scuola fa (veramente) male.
Non appena riesco, la classe non è acqua, ad ottenere l’attenzione di tutti e mi accingo ad uno show sull’etica tomista, una vespa entra dalla finestra. «O natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi?»
Potrei spiaccicare l’insetto molesto con un sol colpo d’elastico, ma è roba d’altri tempi. Mi tocca, con complicate manovre e tanta dolcezza fargli riguadagnar l’aere aperto.
Poi, con voce tonante: «La vespa non c’è più, ma il Paga è sempre qui!». Sono invecchiato di un secolo, ma la lezione può iniziare.

Soddisfazioni

il prof. Paganini

É una soddisfazione veder crescere nei propri alunni la consapevolezza storica ed il coraggio delle verità controcorrente. così serberò sempre grato ricordo della mia alunna Lara Pugni, della quarta X che, sola, ha osato sfidare le ipocrisie e le convenzioni della cultura dominante.
Ha avuto il coraggio di scriverlo a chiare lettere nel suo compito: «Da 140 anni c’è nel nostro paese una guerra contro la religione cattolica. (…) Si toccò il culmine quando con la mano morta si operò una vera e propria espropriazione dei beni ecclesiastici».
Davvero non ho lavorato invano…

Un Intervallo senza panino…

Marco Mordini e un'autoambulanza sullo sfondo

Come tutte le mattine, anche oggi al termine della prima ora mi sono fiondato al bar per il panino quotidiano ma, inaspettatamente, mi sono sentito rispondere da Marcello e Alessandro: “Caro Mordi oggi niente panozzo!” Come? perché?

Ebbene si, ieri 31 Maggio, il Calvino è stato senza corrente elettrica dalle ore 12 fino alle ore 15 circa a causa di un “blackout” della centralina dell’Istituto.
I due barman mi hanno spiegato che il freezer del bar deve stare ad una temperatura di circa -20° ma, a causa dell’inconveniente, la temperatura è scesa molto vicino allo 0! In questo modo molte prelibatezze (surgelati, brioches, alcuni salumi) si sono deteriorate, le poche sopravvissute invece sono state trasferite in altro loco.
Conclusione: oggi niente cibo!
Durante gli intervalli di Liceo e ITC il bar ha quindi vissuto in un’atmosfera quasi spettrale se non per qualche affezionato del caffè o della gazzetta… Per fortuna ci sono i distributori automatici…
Alessandro, appena tornato dalle sue vacanze in Messico, ha commentato: “oltre il danno, la beffa!”.
Il noto filosofo Feuerbach diceva: “l’uomo rispecchia ciò che mangia” (teoria degli alimenti).
Quindi non ce ne vogliano i professori se oggi, 1 Giugno, non abbiamo reso molto durante le lezioni.

Marco Mordini, quinta A Liceo Scientifico

La vetrina dei panini del bar della scuola di Rozzano desolatamente vuota dopo il blackout. Foto di Marco Mordini
La vetrina dei panini del bar della scuola di Rozzano desolatamente vuota dopo il blackout

Lezione su cellule staminali

Marco Mordini e un'autoambulanza sullo sfondo

Il Referendum sulle norme relative alla procreazione assistita si terrà il 12 e il 13 giugno 2005. Lo ha deciso il Governo, durante il Consiglio dei ministri del 7 aprile scorso. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

A proposito di questo importantissimo evento l’Istituto Italo Calvino nella giornata di Martedì 31 Maggio ha invitato il Dott. Biondi, medico dell’A.O. S. Raffaele di Milano, per tenere una lezione agli studenti sulle cellule staminali.
L’evento si è svolto nelle prime due ore della mattinata (8.15-10.15) e vi hanno partecipato le classi quarte e quinte di Liceo Scientifico e ITC, è stato altresì bello vedere che alcune classi del biennio si sono unite agli studenti più grandi perchè interessate all’argomento.
La lezione si è svolta in due fasi: nella prima, più didattica, il Dott. Biondi ha spiegato l’argomento con l’aiuto di una presentazione multimediale, nella seconda ha invece ha lasciato spazio alle domande.
Gli studenti hanno seguito con interesse la lezione intervenendo più volte con applausi.
Il Dott. Biondi si è espresso soddisfatto sia per la riuscita dell’evento e la partecipazione studentesca che per i quesiti posti dagli alunni definiti da lui stesso “domande di alto profilo”.

Marco Mordini, quinta A Liceo Scientifico

Un momento della lezione del  dottor Biondi - Fotografia di Marco Mordini
La lezione del dott. Biondi

Altro che Voltaire!

il prof. Paganini

Entrando in sala professori mi colpisce la vista di Sergio Cuffietti, il collega di storia e filosofia del corso X. Sta singhiozzando con la testa china sul tavolo.
Accorro preoccupato. Che gli sia successo qualcosa in famiglia?
Poi capisco. Sta piangendo di commozione. Ha scoperto il genio di un suo alunno che, ben oltre Voltaire, ha trovato il coraggio di denunciare nefandezze della Chiesa sino ad ora tenute nascoste.
Incurante delle conseguenze, lo ha scritto a chiare lettere nel suo compito di storia: «Nel Trecento, migliaia di morti furono ripetutamente provocati dalle eucaristie!»
Abbraccio il fortunato collega e mi abbandono a mia volta ad un pianto commosso.

La Terza E nella terra dei cavalli

Laura parla dell’anfiteatro:
Il monumento che mi ha colpito maggiormente è stato l’anfiteatro. Già dall’esterno ho percepito un senso di imponenza e grandiosità che all’interno, poi, si è sensibilmente amplificato: ero solo una dei 25.000 possibili spettatori, davvero piccola a confronto.
Anfiteatro Romano di Arles
L’anfiteatro

Vista dall'anfiteatro di Arles
Vista dall’Anfiteatro

Il palazzo dei Papi secondo Nicola:
Ciò che più mi ha colpito di questa gita sono state le incredibili dimensioni del palazzo dei Papi, dall’alto del quale ho potuto godere della vista di Avignone e delle mura che la circondano.

Torre del palazzo dei Papi, pensieri di Antonia:
Il monumento che mi ha colpito di più è stata una torre del palazzo dei Papi, dalla quale si poteva osservare uno dei più grandiosi e meravigliosi panorami della Camargue. Può sembrare strano che tra tutto quello che abbiamo visto e visitato mi abbia colpito una torre, ma è stata proprio quella semplicità e tranquillità che hanno suscitato in me una grande emozione.

La natura della Camargue percepita da Daniele:
Mi rende felice il contatto con la natura, mi emoziona sapere che nascosti tra la vegetazione fanno il nido tante varietà di animali quali tassi, volpi e castori. Mi piace ascoltare i rumori della natura e osservare tutti gli esserini che popolano il paesaggio. Ed è straordinario per me sapere che i cavalli bianchi vengano allevati allo stato brado.

Ludovica e il “Café de Nuit”:
Osservando il famoso locale dipinto da Van Gogh si percepiscono le sensazioni che il pittore voleva trasmettere e che rimarranno per sempre intrappolate in quelle pareti gialle e nelle luci che illuminano la notte francese.
Il Café de Nuit di Giorno
Sopra e sotto: Il café de Nuit
Il Café de Nuit di notte

L'acquedotto romano
L’acquedotto Romano

Foto di gruppo della classeFoto di gruppo

Terza E Liceo Scientifico

GIOVANI TALENTI CRESCONO

Il concerto d’istituto per molti è la prima prova di fronte ad un pubblico numeroso. Nonostante l’emozione, i risultati sono sempre ottimi.

Basta l’auditorium arredato a festa, colorato da fiori e immerso in una luce soffusa, ed una variopinta folla di volti distesi, per scacciare via l’aria greve di un fine maggio al liceo Calvino.
Il brusio si sopisce quando alle 21 Valentina Zaccagnini, la presentatrice assieme a Luca Mantovani, occupa il palco per dare inizio alla serata. Una breve introduzione dei musicisti, poi largo alle note: Sara Molteni, Giuseppe Areniello ed Oriana Ardore danno il via all’evento con l’esecuzione del brano “My way”. Sullo schermo appeso al centro della parete compare l’immagine di un paesaggio. L’atmosfera è dolce e rilassata, la musica suadente. E il livello rimmarrà altissimo in tutta la serata: si varia da Mozart a De Gregori, da Einaudi agli Evanescence, ma le esecuzioni saranno sempre di elevata caratura. C’è da dire che non essendo il pubblico scolastico propriamente composto da esperti, la scelta di autori più “semplici”, alla Lennon o alla De Gregori, ha aiutato l’ascolto, anche se il pubblico è rimasto sempre piuttosto sonnolento. Elenchiamo tutti i protagonisti della prima parte della serata: oltre a coloro che hanno aperto la manifestazione, già citati, hanno presenziato il palco Michela Biffi, Mirko Banfi, Stefano Bogani e Mirko Capolongo, Federico Cavaliere e Luca Cirio (che meritano dei complimenti particolarmente sentiti), Valentino Gallo e Stefano Menchinella, ex studente già al suo terzo concerto.
Pausa. E’tempo di staccare con la musica per dare spazio alla recitazione di poesie d’amore, con l’accompagnamento della chitarra. Un momento intimo e riflessivo, molto gradevole, fatto di versi e di emozioni.
Poi si torna a Beethoven, eseguito magistralmente da Roberto Caselli, talentuoso studente che ha già partecipato all’evento che presto diventerà uno degli immancabili tra i performers, seguito da Alessandra Vaghi, ex studentessa della classe’85, uno dei volti noti della manifestazione dato che ne prende parte da quando frequentava la seconda liceo. Solo il suo clamoroso e cristallino talento ha saputo indurre l’ala più sveglia del pubblico ad accompagnare parte dell’esecuzione di “Let it be” con applausi a ritmo . Alessandra, come al solito, ha la capacità di emozionare e di concentrare i commenti della platea sulle sue doti vocali, ben dimostrate anche in seguito, assieme a tutto il coro.
Sotto la guida grintosa dei Maestri Garro e Girardi (quest’ultimo è anche autore del pezzo “Remember me” e ha armonizzato “Danny Boy”), il coro d’istituto ha saputo svariare dal gospel di “Happy Days”(di cui c’è anche stato il bis) all’”Agnus dei”, mostrando duttilità e grande coesione, nonostante il tempo per provare non sia mai sufficiente. Meritano un particolare plauso le tre soliste del gruppo: oltre alla già citata Alessandra Vaghi, strameritano i complimenti anche alle splendide Giulia Ferrari (da brividi l’esecuzione di “Jesus is the answer”) e Monica Canova.
Per chiudere in bellezza, tutto il coro ha regalato due mazzi di fiori ai due Maestri, visibilmente soddisfatti dell’andamento della serata. E a ben donde.
Appuntamento, allora, all’anno prossimo, con tutti gli auguri del mondo anche a chi dovrà svolgere il compito, quest’anno toccato a me, di narrare l’accaduto.

Lorenzo Bagnoli (quinta B Liceo Scientifico)