Ultima modifica: 18 Ottobre 2019

Improvvisa scomparsa di un nostro ex-allievo

La terribile notizia della scomparsa di Andrea Sammarco, brillante ex-studente del Calvino, diplomato nel 2017, ci ha sconvolti tutti.
È sempre faticoso lasciar partire le persone che si amano, ancor di più quando la morte sopraggiunge così prematura e improvvisa.
Tante domande bruciano dentro, il vuoto è profondo, le parole sembrano tutte inadeguate.

Nella confusione della mente e del cuore, qualcosa si mostra con chiarezza: la vita è tanto preziosa quanto fragile, un tesoro da custodire e da condividere con le persone che ci sono accanto. Ogni giorno è un dono e porta con sé un carico di speranza, anche nella sofferenza più acuta.
Ci stringiamo attorno all’immenso dolore della famiglia di Andrea, chi con la preghiera, chi con la vicinanza, chi con il pensiero, tutti sicuramente con tanto affetto.
Il funerale sarà celebrato mercoledì 25 settembre alle ore 15.30, presso la Chiesa di Gesù Salvatore a Basiglio, via Alessandro Manzoni.

1 commento

  1. Sergio Cappellini ha detto:

    Quando la vita si spegne a 21 anni non esistono parole adeguate. È un fatto incomprensibile, inaccettabile, ingiusto. Quella promessa di futuro che non potrà realizzarsi lascia un vuoto incolmabile e struggente in chi l’ha vista nascere, crescere e sbocciare.
    Io ho incrociato la breve vita di Andrea nel 2014, allorché mi fu assegnata la sua classe, la 3^C del liceo Calvino di Rozzano, per insegnarvi filosofia. Ricordo che era considerata una classe piuttosto difficile, soprattutto per la scarsa comunicazione tra gli alunni e gli insegnanti, e ho in mente, all’inizio, l’atteggiamento guardingo e difensivo di quei ragazzi che sembrava dire: “non ci fidiamo!”. Poi, piano piano, la diffidenza è svanita ed è subentratala la fiducia, il reciproco rispetto, la stima.
    Andrea non si faceva notare per la vivacità o per qualche comportamento bizzarro; non appariva particolarmente estroverso; ma fin da subito notai il suo sguardo attento, concentrato. Penso che ad Andrea piacesse la filosofia. Me lo comunicavano i suoi occhi, il suo bel sorriso quando capitava di scambiare qualche battuta durante l’intervallo, la sua voce pacata quando esponeva con precisione e intelligenza il pensiero di un filosofo.
    Andrea era un ragazzo riflessivo e lo rivedo in classe, durante qualche discussione sull’attualità, seguire con puntiglio ogni intervento, allungare il collo per ascoltare la mia voce guardandomi intensamente e poi vincere la sua naturale timidezza alzando la mano per esprimere la sua opinione.
    Finito il liceo non ho più visto Andrea, ma so che frequentava l’Università e progettava il suo futuro. Come tanti ragazzi della sua età aveva iniziato a scrivere un nuovo capitolo nel libro della vita. Lo immagino sorridente, ottimista, ma sempre serio e concentrato sui suoi impegni.
    Purtroppo quel capitolo si è interrotto bruscamente e il libro è rimasto incompiuto.
    Non ci può essere consolazione per i suoi cari. Ma a tutti noi che abbiamo potuto leggere qualche frammento di quel libro incrociando la vita di Andrea, rimane in fondo al cuore il conforto del suo sorriso dolce e gentile.
    Ciao Andrea.