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La prima idea:ala battente

La concezione della battuta alare come diretta a comprimere l'aria appare nel progetto di attrezzo per la prova di ali battenti del Cod.B f.88v. L'estremità dell'ala doveva fare fulcro sul cuscinetto d'aria sottostante e sollevare il «pancone» centrale in conseguenza del rapido movimento impresso dall'uomo alla leva agente radice dell'ala stessa. Il movimento di rotazione dell'ala per disporla di taglio durante l'alzata e di faccia durante l'abbassata, in modo da imitare anche questa economia di sforzo degli uccelli, risulta praticamente insufficiente mantenendo all'asticella di comando le proporzioni imposte dall'insieme. D'altronde tale movimento viene presentato da Leonardo, anche nelle altre macchine salvo una, in forma del tutto simmetrica: manca cioè un dispositivo che impedisca all'ala di subire gradualmente, durante l'abbassata, una rotazione eguale e contraria a quella prodotta dall'alzata, mentre questa inclinazione dovrebbe compiersi tutta nella fase di alzata e venire corretta prima dell'abbassata