Ultima modifica: 21 Ottobre 2019

Un grande lutto per il Calvino

Ci ha lasciato nella notte del 15 agosto il professor Moreno Bonacci, insegnante di lettere all’agrario di Noverasco. Se ne è andato all’improvviso, all’età di 64 anni, mentre trascorreva le vacanze nella sua casa in Calabria, la sua terra d’origine.

foto prof. Bonacci

Non sarà con noi il due settembre, quando inizieremo a programmare le attività dell’anno scolastico, non sarà in classe con i suoi studenti alla ripresa delle lezioni.

La sua mancanza improvvisa ci lascia sgomenti e la sua assenza lascia un vuoto impossibile da colmare.

Il professor Bonacci insegnava con passione e professionalità e con quel pizzico di ironia che gli permetteva di non prendersi (e di non prenderci) troppo sul serio. 

Lavorava all’Agrario da anni e aveva una profonda conoscenza dell’Istituto, dei suoi studenti, e del territorio da cui provengono.

Il Calvino perde un punto di riferimento fondamentale; sarà difficile continuare senza di lui, senza il suo sorriso, senza la sua battuta, senza la sua capacità di trovare una soluzione a problemi apparentemente complessi.

Alla moglie del professor Bonacci e ai suoi due figli, nostri studenti, vanno le mie condoglianze e il mio abbraccio insieme a quello di tutti gli insegnanti dell’Istituto.

Né io né i miei collaboratori potremo partecipare ai funerali che si svolgeranno domani, 16 agosto, in Calabria.

Ai primi di settembre organizzeremo una commemorazione per dargli, come scuola, come colleghi, un ultimo saluto.

50 commenti

  1. Eros Rozza ha detto:

    L’ho conosciuto quando, dopo un’esperienza fallimentare di mio figlio in una prima liceo, volevamo una scuola “migliore”. Ci ha ricevuti, accolti, convinti: era quello che cercavamo.

  2. giuseppe sciarabba ha detto:

    Di te mi resterà sempre nel cuore la schiettezza e l’ironia con cui riuscivi sempre a strappare un sorriso.
    Ciao Moreno

    • Simona Cavallaro ha detto:

      Questa volta mi hai lasciato senza parole…
      Ciao Moreno!❤️

    • Alessandra brunello ha detto:

      COME AVRESTI IRONICAMENTE DETTO TU CON IL SORRISO”CE NE FAREMO UNA RAGIONE”…MA È INDUBBIAMENTE DURA RIPRENDERE SENZA LA TUA PRESENZA E LE SIMBOLICHE PACCHE SULLE SPALLE….CIAO MORENO

  3. Emanuela Rosina ha detto:

    Un collega indimenticabile che mi ha fatto sorridere quando ero triste che mi aiutato quando avevo bisogno che mi ha sorretto quando cadevo che mi ha fatto sentire a casa che mi ha incoraggiato quando vivevo dei momenti difficili che mi ha preso in giro con l’ironia di Chi conosce i dolori della vita che lascia nella sua scuola un vuoto incolmabile. …un collega che non si potrà mai dimenticare un collega che ha sempre regalato un sorriso a tutti un collega che sarà impossibile sostituire…. a cui noi tutti del Calvino diciamo Grazie di tutto quello che ci ha dato. Ciao Moreno rimarrai nel mio cuore per sempre come uno dei più bei ricordi è come una delle persone che ho stimato di più nella vita. Ti ho voluto e ti voglio un gran bene. Riposa in pace

  4. Emanuele ha detto:

    È stato un maestro e un punto di riferimento per me. Ha contribuito a formare la mia mente e il mio Essere nonostante non fossi un suo studente. Ricorderò sempre gli intervalli e le ore buche passate a parlare con lui di tutto. Porterò con me le sue lezioni e i suoi insegnamenti. Un grande uomo, addio Maestro.

  5. Paola ha detto:

    Ho avuto poco tempo per conoscerlo ma era ironico e sereno in ogni momento.
    Buon viaggio a te..

    • Rachele Pozzato ha detto:

      Nulla più sarà lo stesso al Calvino. D’ora in poi mancherà un riferimento a tutti noi, in particolare alla nostra classe, la 5^A, di cui lui è stato indiscutibilmente genitore fin dal nostro arrivo. Insegnante di lettere e di storia, sì, ma soprattutto insegante di vita, quella che affrontiamo e affronteremo una volta usciti da questa scuola. Mancherà tutto di lui ogni giorno, con la sua ironia e il suo modo di fare, di camminare, di parlare, ma soprattutto di capire ognuno di noi. Uno dei pochi ad aver compreso che l’uomo non va trattato per ogni individuo allo stesso identico modo, ma in modo che riceva gli stessi identici insegnamenti.
      Oggi io, come molti di noi, sono ciò che sono anche grazie a lui. Seguiremo le sue orme perché la scuola ed i suoi eventi possano continuare ad essere come lei li desiderava finché ci sarà possibile, e non ci scorderemo di lei in nessun momento; grazie Prof, un abbraccio, e una pacca sulla spalla.
                         
      – Rachele

  6. Sofia Aquaro ha detto:

    Ciao Moreno, Dalle nuvole guarda giù, ogni tanto, verso l’Istituto che tanto hai amato, sempre che tu non sia troppo occupato a ironizzare con le altre persone a noi care…. Se potrai, stacci accanto e dacci ancora delle “dritte: ci mancherai.

  7. Angela Bucello ha detto:

    Un collega che credeva nella nostra scuola e lavorava per valorizzarla.
    La sua mancanza si sentirà.
    Sono veramente dispiaciuta; un abbraccio alla sua famiglia e al mio alunno Paolo.
    Ciao Moreno

  8. Liliana liborio ha detto:

    Ciao, caro Moreno….. Ci mancherai, ci mancherà il tuo
    sguardo sornione, il tuo modo di sdrammatizzare tutto, la tua
    andatura dinoccolata…. Mi sembra impossibile e assurdo
    che tu non ci sia più… Che la terra ti sia lieve. Un abbraccio
    alla tua famiglia, che abbia la forza necessaria per sopportare
    questo dolore immenso. Ciao Moreno… resterai per sempre
    nei nostri cuori! Liliana

  9. Maria Grazia Gualazzini ha detto:

    La morte non ci porta mai completamente via la persona amica. Rimane infatti la sua opera che ci incita ad andare avanti, con forza e coraggio.
    Il mondo ha perso la tua gentilezza, la tua intelligenza e la tua ironia. E’ una giornata piena di dolore questa.
    Il tuo cuore ha smesso di battere, ma il tuo cuore che ha toccato così tante vite continuerà a a vivere in coloro che hai amato e con cui hai condiviso lavoro ed amicizia.
    Sentite condoglianze alla famiglia.
    Ciao MORENO.

  10. Andrea ha detto:

    Per me personalmente era un amico, mi ritrovavo spesso al bar vicino casa con lui a parlare per ore. Spesso mi affacciavo al balcone e lo vedevo al campetto da basket sotto casa mia che guardava il figlio d’estate e scendevo a posta per stare quella mezz’ora con una persona che aveva qualcosa da insegnarti sempre.
    Ripeto per me era un amico e NON un professore, nonostante abbia fatto 4 anni a mettere 3 in italiano.
    Per la futura 5^A lui è il papà della classe, ci ha cresciuto e ci ha fatto maturare per prepararci a quello che affronteremo fuori.
    Mi piacerebbe che andasse avanti la frase: “vivremo alla tua” perché ci ha sempre dato insegnamenti che puntavano al nostro futuro, e chiunque ha avuto a che fare con lui può confermarlo.
    (P.s. ci sono alunni che lo vedevano come un secondo papà, quindi se dico che NON era un prof c’è un motivo)
    VIVRÒ ALLA SUA

  11. Emma Paleari ha detto:

    A lei che ci ha insegnato a vivere. Ci mancherà tanto prof.

  12. Greta Pirola ha detto:

    Ha lasciato un vuoto incolmabile nei nostri cuori,
    Vivremo alla sua. Più di un prof, un amico.
    Resterà sempre nei nostri cuori! Grazie
    Ciao prof….❤️

  13. Mena Mancini ha detto:

    Con te se ne va un pezzo di “scuola buona”, della scuola che accoglie, che ascolta, che comprende e che aiuta e educa. Difficilmente sarai dimenticato da chi ha avuto il piacere di condividere un pezzo di “strada” con te!
    A Dio Moreno!

  14. Maria Minardo ha detto:

    Di te mi resterà la voglia di organizzare eventi per l’Istituto perchè lo sentivi come la tua casa e quindi mi hai trasmesso l’esempio del “Buon padre di famiglia!” Grazie per gli anni di collaborazione, insegnamenti, consigli e fiducia che mi hai dato, se sono cresciuta professionalmente il merito è anche tuo. La nostra collaborazione doveva continuare nonostante mi fossi trasferita e dopo essermi ambientata in un altro Istituto in Umbria con iniziative di gemellaggio o qualcosa di simile, se riuscirò porterò avanti questo tuo progetto. Un abbraccio forte alla tua famiglia!
    Ciao Moreno riposa in pace, non ti dimenticherò mai.

    • Yuri ha detto:

      Salve prof, io non ero il suo preferito, noi non ci conoscevamo bene, non andavamo al bar insieme, ma l’ho conosciuta abbastanza da farmi influenzare da lei, tra tutti i prof lei era quello che si approcciava di più agli studenti, ci faceva ridere, le sue ore erano divertenti, a volte noiose ma mai banali, nessuno mi saluterà più fuori da scuola mentre devo partire con la moto. E allora a lei, che si è messo in gioco e ha vinto toccando così tante vite, a lei che rimarrà indelebile nelle nostre memorie, io dico addio e non più arrivederci.
      Molti popoli quando muore qualcuno fanno cerimonie festose, in cui la gente ride alla memoria del defunto, questo mi sembra il modo migliore per ricordarla, ed è questo che proverò a fare, proverò a ridere come quando ci faceva ridere lei, ricordandomi dell’uomo che è stato per me, un prof, un amico, un mentore.

  15. Cataldi Maria Rosa ha detto:

    È stato un pugno allo stomaco, di quelli forti, ogni mattina quando usciva dai box con la macchina il suo saluto educato..mia figlia ha frequentato il liceo scientifico e lui comunque abitando nello stesso condominio e conoscendola aveva sempre una parola se ne avevi bisogno, pur non essendo il tuo Professore. Lui era questo, la “Bella persona” che ha lasciato il suo sorriso gentile …e la gentilezza…e il mio abbraccio ai ragazzi e alla moglie.
    Grazie Moreno.

  16. Stefania Rosselli ha detto:

    Ciao Moreno
    Grazie per tutto quello che ci hai dato in questi anni
    Sarà davvero difficile cominciare senza te
    Non dimenticherò mai la tua ironia bonaria e quella capacità di farmi spesso ridere
    Riposa in pace
    Un caro abbraccio ai tuoi cari

  17. Marco Moscariello ha detto:

    Di te ricorderò l’entusiasmo e la voglia di fare per i ragazzi e per la tua scuola. Sei stato uno di quei colleghi sempre pronto alla battuta e ad una parola positiva per tutti. Il Calvino perde un Pilastro. È stato un onore ed un piacere lavorare con te. Un abbraccio ❤

  18. Antonio Amata ha detto:

    Il suo cognome diceva tutto, perché era uno “buono”, stemperava sempre gli animi con i suoi discorsi e battute… Negli ultimi due anni ero diventato un po’ più confidenziale con lui e non mi chiamava più soltanto per cognome:) Una cosa che trasmetteva, almeno a me, era serenità perché si guadagnava la fiducia dando tranquillità all’ambiente che stava attorno a lui e manifestava un grado di consapevolezza superiore a qualsiasi problematica venisse fuori risolvendola con propositi sempre positivi ed inclusivi nei confronti degli studenti, dei genitori e di tutti! Mi viene difficile a scriverlo, ma mancherai si Moreno!

  19. Fabiana D'Ambrosio ha detto:

    Caro Moreno la tua perdita mi sembra ancora irreale. Non riesco a credere che inizieremo un nuovo anno scolastico senza di te. Ci mancherà la tua ironia ed il tuo modo di sdrammatizzare sempre ogni situazione. Tutti noi patiremo la tua assenza. Riposa in pace. Ti porterò sempre nel mio cuore.

  20. Alice Ripa ha detto:

    Sei stato un frequentatore della nostra biblioteca,
    un ottimo collaboratore, un amico e hai seguito mio figlio
    al Calvino – pur non essendo suo diretto insegnante – in vari
    passaggi, della sua vita e scolastici….. Mi hai sempre
    rinfrancato e mi piaceva la leggerezza e l’ironia che mettevi
    in tutte le cose, anche nei discorsi più seri e impegnati.
    È stato davvero un bruttissimo colpo, ci mancherai
    tantissimo! Grazie di tutto Moreno, fai buon viaggio!

  21. Deborah ha detto:

    Non conoscevo il professore ma lo incontravo sempre durante i colloqui a scuola per mia figlia.
    Sempre un saluto ed un sorriso anche se non mi conosceva.
    Da parte di mia figlia Alessia e della mia famiglia faccio le più sentite condoglianze per la grave perdita alla famiglia del prof. Bonacci.

  22. Marina ha detto:

    È stato, e sempre sarà, una bella persona che ha rappresentato un punto di riferimento importante per la formazione di mio figlio.
    Il Prof Bonacci non è stato solo un ottimo insegnante nelle sue materie, ma anche un maestro (nel senso di “magister”), che conosceva pregi e difetti di ciascuno dei propri alunni, che riusciva ad essere autorevole senza essere autoritario, e che con ironia cercava di sdrammatizzare e risolvere i problemi di tanti adolescenti che chiedono solo di essere capiti ma non giudicati.
    Posso solo immaginare lo strazio della moglie e dei due figli, per la scomparsa di quest’uomo così apprezzato e benvoluto; a loro vanno le mie più sincere e sentite condoglianze.

  23. MARCO PARMA ha detto:

    In pieno Ferragosto, grazie a Emanuela Rosina, Carmine Sansone e allo studente Federico Galli, mi è giunta la triste notizia della scomparsa di Moreno Bonacci, tanto improvvisa quanto prematura.
    Le nostre storie professionali si sono incrociate per la prima volta all’Istituto Tecnico “Piero della Francesca” di San Donato Milanese ben vent’anni fa, il 1° settembre 1999, dove eravamo arrivati insieme: io dopo sei anni di presidenza nella scuola media inferiore, lui dopo un’esperienza di insegnamento nell’istituto professionale.
    Le nostre strade si separarono nel 2001, quando mi trasferii al “Calvino” di Noverasco e Rozzano e si ricongiunsero nel 2004, quando Moreno prese servizio all’Istituto Agrario di Noverasco, dove è definitivamente rimasto, salvo la breve parentesi dell’anno scolastico 2006/2007.
    La Collega Maria Grazia Decarolis ha ottimamente delineato gli elementi caratterizzanti della sua figura professionale: per gli studenti non è stato un insegnante ma un Maestro, uno di quei pochi che, come dice Massimo Recalcati, “in-segnano” profondamente i ragazzi che incontrano. Moreno Bonacci padroneggiava il lessico linguistico ed emotivo necessario per creare con i ragazzi un dialogo vero, anche con quelli che gli altri ritenevano “difficili”. Sapeva creare il clima di empatia che sta alla base del recupero dei ragazzi apparentemente destinati all’insuccesso: molti di loro lo stanno testimoniando in queste ore e moltissime sono state le “missioni impossibili” che gli sono state affidate e che lui ha condotto positivamente a termine.
    Non occorre quindi aggiungere altro alle numerose testimonianze dei Colleghi e degli Studenti che si stanno moltiplicando in queste ore.
    Qualche parola in più, invece, deve essere spesa dal dirigente scolastico che lo ha accolto nel 2004 nell’Istituto Tecnico Agrario in grave crisi, del quale si era paventata perfino la chiusura: nel 2003, constatato che era ridotto a sole dieci classi, a Noverasco era stato avviato, superando con fatica le perplessità dei genitori dei nuovi iscritti, il Liceo Scientifico.
    Moreno Bonacci si rese da subito disponibile a collaborare con me per la promozione della scuola presso l’utenza, e con lui condivisi la necessità di intensificare il rapporto di conoscenza diretta con le scuole e con le Amministrazioni Comunali del territorio: buone pratiche che con Luisa Muratore avevamo già avviato e sperimentato con successo, con ottimi risultati per la sede di Rozzano, ma ancora insoddisfacenti per quella di Noverasco.
    Moreno Bonacci si attivò efficacemente in questa direzione, soprattutto (ma non solo) a Locate Triulzi, dove risiedeva e si distingueva come cittadino attivo, instaurando cordiali e solidi rapporti di collaborazione con i Sindaci (Severino Preli prima, Davide Serranò poi) e con la dirigenza scolastica locale (lo storico direttore Silvano Murelli e l’ottima Monica Barbara Mansi).
    I risultati arrivarono, il numero degli iscritti alle classi prime dell’Istituto Agrario salì a a 60-70 all’anno (registrammo un massimo di 88 nel 2015), e in pochi anni si saturarono gli spazi disponibili nell’edificio scolastico di Noverasco: il numero delle classi arrivò ad essere superiore a quello delle aule.
    Dunque, oltre che come Maestro dei suoi studenti, Moreno Bonacci deve essere ricordato come protagonista della ripresa e del successo della scuola di Noverasco, sia dell’Istituto Tecnico che del Liceo Scientifico.
    Un compito assai arduo, quindi, non toccherà soltanto a chi gli subentrerà nelle sue classi, ma anche a tutti i Docenti di Noverasco. Dimostrarsi all’altezza del compito sarà per loro il miglior modo di onorarne la memoria.

  24. Anna ha detto:

    Non è semplice trovare le parole in un momento come questo. Se ne andato non solo un ottimo professore, ma un grande uomo e maestro di vita. Eri davvero una bella persona, una di quelle persone con cui puoi confidarti, ridere, scherzare, eri una di quelle persone da cui puoi imparare tanto e crescere molto. Eri come un perno, un porto sicuro, una persona in cui rifugiarsi. Non so come potrò mai ringraziarti per avermi sostenuta, ascoltata, aiutata, consigliata in tutti questi anni…di sicuro non potrò mai più farlo di persona, ma cercherò sempre di tenerti vivo nel mio cuore, di ricordarti e non dimenticarti.
    Grazie per avermi reso oggi la ragazza che sono.
    A te che eri quella figura paterna che non ho mai avuto…un forte abbraccio ovunque tu sia. ❤️

  25. Valeria ha detto:

    A lei che mi diceva sempre: “Aggredisci la vita, staccale la testa a morsi”. Grazie per questo suo insegnamento!
    Ciao prof…

  26. Pino Gargiulo ha detto:

    Caro amico, caro Moreno… Ma scherzi fai? Sì, d’accordo, sei sempre stato un fatalista: prima o poi doveva accadere. Ma proprio così? E così presto? Una delle tue espressioni più convincenti e sdrammatizzanti era “ce ne faremo una ragione”… Ma non c’è una “ragione” che possa spiegare questo. Questa volta non riesco a farmene una ragione e l’assurdità della tua scomparsa mi rende ancora più sgomento e triste. Caro Moreno, ho sempre apprezzato la tua enorme capacità empatica, la tua schietta e bella relazione con gli studenti e con i colleghi. Ho sempre apprezzato la tua grande cultura che comunicavo con grande ironia, un po’ come faceva Socrate, senza farcela pesare. Sei un grande insegnante, Moreno, e hai ‘lasciato il segno’ anche in me. Non so come sarà senza te… Ma tu sei vivo, nella mente e nel cuore dei tuoi colleghi e degli studenti… Sarai presente nelle mie lezioni, nelle iniziative di Orientamento, che dovranno pure andare avanti! Grazie Moreno per essere stato con noi. Ti voglio bene.

  27. Lidia ha detto:

    Prof…. La ricorderò sempre aggirarsi per la
    scuola e sorridere a tutti…..

    • Mara ha detto:

      Caro Moreno, mi sei proprio caro. Un piacere immenso incontrarti davanti a scuola, nei corridoi, in sala professori, in ascensore…Avevi sempre quell’aria scanzonata, quella battuta ironica e quel timbro di voce che ti facevano sorridere; riuscivi a mettere da parte i tuoi problemi, le tue fatiche (anche fisiche) per STARE con chi incontravi, chiunque fosse: studente, collega, collaboratore scolastico. È vero che ognuno è unico, ma tu sei speciale nella tua unicità. Ci/mi mancherai tantissimo. Un forte abbraccio alla famiglia in modo particolare a Paolo e a tutti i tuoi cari.
      Ciao carissimo, veglia su tutti noi!

  28. Lorenzo Q. ha detto:

    Docente scolastico ma prima ancora Insegnante di vita e amico vero. Ci mancherai molto… ciao Moreno!

  29. Mara De Bernardin ha detto:

    “Che la terra ti sia lieve”.
    Un abbraccio ai famigliari.

    • Oriana ha detto:

      Dopo la notizia della Tua scomparsa ero troppo scioccata per scrivere qualcosa. Ho passato dei giorni di confusione, tra Italia e Inghilterra, pensando come la vita possa passare ma alcune persone non passano, perché il loro segno resta, indelebile, e la loro presenza si sente. Al primo collegio ti ho visto, scambiandoti per un ( nuovo?) collega, e poi ti ho, forse molti di noi abbiamo, sentito. Quando si è “indelebili” vuol dire che la nostra vita ha avuto un grande significato, e si diventa “memorabili”. Manchi e mancherai, ma è anche giusto celebrare la tua vita e continuare la tua “opera” per il bene di tanti giovani. E il tuo insegnamento per noi insegnanti. RIP dear Moreno. It was a great pleasure to meet you and work with you.

  30. Alice bonfanti mamma di Emma Paleari ha detto:

    Ci sono alcune cose davvero difficili da accettare. Come una mancanza improvvisa.
    Ci sono alcune cose ancora più difficili da mandare giù .
    E sale una rabbia sorda in questo agosto troppo caldo, in una città vuota e sospesa dall’afa, sempre in bilico tra i giusti e gli indifferenti.
    È difficile trovare le parole adatte per consolare mia figlia che mi chiede il perché. Perché il suo adorato professore, il più giusto tra i giusti, se ne sia andato così.
    Le posso solo dire che il dolore lascerà il posto ai ricordi, e la rabbia lascerà il posto all’esperienza.
    Passerà questo ultimo e difficile anno di scuola che purtroppo terminerà senza la guida del suo professore.
    La ritengo una ragazza fortunata tuttavia, per aver avuto il privilegio di incontrare sul suo cammino formativo un vero Maestro.
    Arrivederci prof.

  31. Cristina Ganini ha detto:

    R.I.P buon ponte dell’arcobaleno e che la terra le sia lieve Prof.
    Abbiamo avuto modo di conoscerlo nei giorni dell’open day, a mia figlia era piaciuto molto e sperava di averlo tra i suoi prof.a settembre.
    Dispiace

  32. Francesco Nucera ha detto:

    Prima di essere un collega, era un amico e un grande padre di famiglia. E’ stato uno dei primi a farmi sentire parte di un grande gruppo, quello dei docenti di Noverasco, Con la sua simpatia e ironia destava sempre le mie giornate! Un caffè fugace e due battute erano i rimedi per alcune giornate “storte”. Che cosa dire, non esistono spesso parole per descrivere un dolore così profondo. Subire una perdita in un giorno in cui il cielo è azzurro è una contraddizione scandalosa, tra l’armonia dell’universo e il dolore di vivere.
    Grazie Moreno non ti dimenticherò.

  33. Simona Mapelli ha detto:

    Madre Teresa di Calcutta diceva “Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano”. Non era solo un lavoro, era una missione. Tu mettevi la passione e l’amore.
    Con semplicità, con estrema umiltà e con tutta l’ironia che occorreva affinché nessuno potesse prendersi troppo sul serio.
    Grazie Moreno, sei stato un esempio!

  34. Ivana Fusaro ha detto:

    Caro Moreno, sarà difficile iniziare un nuovo anno senza di te, senza il tuo modo speciale di essere vicino ai ragazzi, di essere un punto di riferimento per studenti e colleghi, senza le tue battute e quel tuo modo di sdrammatizzare che non perdeva però mai di vista ciò che è importante… Mando un forte abbraccio alla tua famiglia, in particolare a Paolo, mio alunno, che trovino la forza di affrontare questo immenso dolore.
    Mi mancherai.. Ciao Moreno.

  35. Maurizio Alparone ha detto:

    Ho sperato fino all’ultimo che fosse uno scherzo, ma purtroppo non lo era Ciò che ho sempre apprezzato di te è il modo con cui ti rapportavi con gli studenti e la tua ironia. Per me la scuola non sarà più la stessa.
    Mi mancherai

  36. Raffaele tummolo ha detto:

    Che la terra ti sia lieve. Ciao Bonacci

  37. Stefano La Vela ha detto:

    È stato un onore lavorare insieme a te, la tua allegria rimarrà impressa nella mia memoria, Ciao Moreno.

  38. minervini marina ha detto:

    Carissimi tutti,
    sono la moglie di Moreno,
    Solo ora sto iniziando a leggere i vostri messaggi…
    Ognuno di voi ha colto qualcosa del suo essere uomo e insegnante, del suo carattere, del suo stare al mondo.
    I ragazzi, i colleghi, la scuola, erano parte della sua vita, della nostra vita. Mi sembra di conoscervi un po’ tutti..
    Anche a me ha insegnato tante cose…in primis il coraggio di essere se stessi…
    E’ mancato all’improvviso, senza neanche darci il tempo di salutarlo, senza retorica e senza cerimonie.
    Il mio pensiero va soprattutto a Sasha e Paolo, i nostri figli. Torneranno tra pochi giorni dove tutto ricorderà loro il papà, ma dove sicuramente si sentiranno protetti da tutto il vostro affetto.
    Le vostre testimonianze di stima, affetto e amicizia ci hanno dato tanta forza.

    Grazie di cuore

    Marina Minervini

    • GIUSY ha detto:

      Sono un genitore di un alunno di questa scuola!ho conosciuto Il Prof ad un open day e mi aveva colpito il suo modo di fare…
      Che dire!! La vita e’di passaggio…
      Sono vicina al Vs dolore!
      cordialmente
      Gp

  39. Alba Agape ha detto:

    Conoscevo Moreno da diversi anni ed abbiamo sempre avuto un buona sintonia da colleghi, mi mancheranno le chiacchierate in sala professori, gli scambi di vedute, l’organizzazione per l’orientamento………
    Voglio mandare il mio abbraccio a Sasha mio alunno, a suo fratello alla mamma.
    A settembre noi insegnanti saremo li pronti a dare tutto il nostro appoggio e il nostro affetto

  40. Silvia ha detto:

    Ho conosciuto Moreno per poco, ma per quel poco, mi ha lasciato un bellissimo ricordo e sono molto addolorata per la sua mancanza.
    A gennaio ho chiesto un colloquio con lui, perchè mille dubbi affollavano la mia mente, riguardo all’indirizzo agrario che mio figlio avrebbe voluto iniziare; Moreno mi ha accolto con estrema gentilezza, ha risposto alle mie infinite domande, ed è stato molto rassicurante a tal punto che mio figlio da settembre frequenterà questo Istituto! Peccato non potrà godere della presenza di un grande professore e di un grande uomo.
    Sentite condoglianze alla famiglia.

  41. alessandro masulli ha detto:

    Non un professore, ma IL professore, capace di farti capire il senso della vita usando ironia e professionalità. Appena ho saputo della notizia non ho chiuso occhi per giorni, ho avuto la fortuna di incontrarlo qualche settimana prima. La scuola ha perso una colonna portante e mi dispiace per i futuri ragazzi che non avranno la possibilità di conoscerlo. Addio bona

  42. Simona mamma di Matteo ha detto:

    Ho avuto il piacere di incontrare il prof.bonacci durante un openday ed in tale occasione ha trasmesso tutta la sua passione per il proprio lavoro o meglio…la sua missione… Sicuramente una grande perdita per tutta la scuola.R.I.P prof.Bonacci

  43. Fabio Comini ha detto:

    Lo scorso anno ero un nuovo venuto al Calvino. Ho incrociato diverse volte Moreno in sala docenti e mi hanno colpito soprattutto tre sue caratteristiche: la cordiale affabilità con cui si rivolgeva a tutti i colleghi vecchi e nuovi (me compreso) e agli studenti; la tranquilla sicurezza dell’’artigiano’, che ha le mani sul lavoro da tanto tempo e sa come affrontare le situazioni più diverse; il gusto della conversazione. Quest’ultimo credo possa essere il segno del suo piacere di stare con le persone e del suo sguardo positivo e attivo verso la vita e verso gli esseri umani: una qualità così importante per chi fa il nostro lavoro.