Energiaimpattozero

ENERGIAIMPATTOZERO.IT

[ Salta il menu e vai direttamente ai contenuti ]

In questa pagina sono disponibili i seguenti contenuti:
Motore di ricerca;
Menu delle aree del sito;
Menu contestuale;
Contenuti principali;
Contatti

ENERGIA SOLARE

FUNZIONAMENTO

Solare fotovoltaico
Il termine fotovoltaico (FV) significa la trasformazione di luce in energia elettrica. Lo stesso nome "fotovoltaico" esprime il significato di tale parola: "foto" deriva da "luce"e "voltaico" deriva da Alessandro Volta, inventore della batteria.
Le celle fotovoltaiche, di forma circolare, rettangolare o ottagonale, sono spesse da 0,3 a 0,5 mm.
In una fotocellula la luce irradia la cella e nei cristalli di silicio produce una tensione elettrica, che può essere prelevata dalla superficie attraverso degli elettrodi. Una cella standard (10x10cm), in caso di pieno irradiamento solare, fornisce una tensione di ca. 0,5V e una corrente di ca. 3A, pari ad una potenza di ca. 1,5W. Per aumentare la potenza le singole celle vengono assemblate a formare i cosiddetti moduli.
L'elemento principale delle celle fotovoltaiche è il silicio, che dopo l'ossigeno è l'elemento più diffuso sulla crosta terrestre. In natura non compare in forma pura, ma sotto forma di composto insieme ad altri elementi. Esistono tre metodi di produzione di celle FV, a seconda della tipologia di quest'ultime:

  1. celle monocristalline: da purissime barre di silicio vengono tagliati dei dischetti molto fini, successivamente lisciati mediante levigatura e trattamento con acido. La cella ha bisogno di una minore superficie per produrre 1 kW di potenza (7m2);
  2. celle amorfe: una piastra di vetro viene ricoperta da atomi di silicio attraverso spruzzamento catodico. Questo metodo produce 1 kW con 8 m2;
  3. celle policristalline: quest'ultimo metodo prende il nome di "drogaggio". Consiste nell'aggiunta programmata di impurità ai dischetti di silicio sotto forma di atomi estranei. Questo modello ha bisogno di ben 17 m2 per produrre 1 kW, ma ha una resa annuale superiore del 10% rispetto agli altri due, perché sfrutta meglio le giornate nuvolose, con basso irraggiamento.Il dischetto così trattato può già essere chiamato cella FV, dato che in questo stato possiede le proprietà di semiconduttore e in principio può già funzionare, in quanto alcuni semiconduttori, come il silicio appunto, possono produrre energia elettrica se irraggiati dalla luce solare.

Per raggiungere la potenza desiderata e per proteggere le celle dai fattori atmosferici (vento, neve, pioggia, ghiaccio, ecc.), esse vengono collegate elettricamente opportunamente in serie o in parallelo, inserite in un telaio metallico e protette da una lastra di vetro.

Esistono due tipi di sistemi fotovoltaici:

  1. grid connected: impianti senza accumulo e collegati alla rete elettrica, normalmente utilizzati per fornire energia a una rete elettrica già alimentata da generatori convenzionali servono ad immettervi altra energia;
  2. stand alone: impianti con accumulo, provvisti appunto di accumulatori per immagazzinare, durante il giorno e specialmente nelle ore di sole, l'energia elettrica da utilizzare poi durante la notte e quando il sole è coperto. Essi sono impiegati nelle "utenze isolate", cioè là dove gli utilizzatori non sono collegati alla rete e quindi, se la loro fonte di elettricità fosse quella solare, ne rimarrebbero senza proprio la notte, quando la luce è indispensabile. L'energia viene conservata in batterie (normalmente piombo-acido) ed un regolatore di carica (diodo) impedisce che la tensione di carica superi un certo valore per salvaguardare l'integrità degli accumulatori.

Solare termico
La tecnologia del solare termico consente di trasformare direttamente la radiazione solare in energia termica (calore). La radiazione solare incidente viene utilizzata per riscaldare un fluido (acqua o soluzioni di acqua e glicole etilenico) che circola nel collettore. L'acqua viene riscaldata dal sole e trasferita all'interno dell'accumulo o attraverso una pompa di circolazione (circolazione forzata) o sfruttando il principio del termosifone (circolazione naturale).
I collettori vengono montati generalmente sul tetto della casa se orientato a Sud e con inclinazione adeguata (generalmente pari alla latitudine del luogo, che, ad esempio in alta Italia è di 45°, oppure, più raramente, può essere regolabile per adeguarsi al diverso angolo del sole a seconda delle stagioni) oppure a terra.
I collettori solari possono essere di diversi tipi:

IMMAGINI CORRELATE


Pannello solare termico Pannello fotovoltaico



webmaster@energiaimpattozero.it | Orientarsi nel sito