Nel 1984 ad Austin nasce il progetto CYC derivato da encyclopedia. Come asserisce lo stesso creatore del progetto Douglas Lenat, la principale differenza tra il cervello umano e i computer è l’assenza in questi ultimi del cosiddetto senso comune, cioè un bagaglio di conoscenze che gli permette di interpretare e comprendere i fatti di ogni giorno. Il futuro dei computer consisterebbe a suo parere nel dotare i computer di una base di regole e fatti che gli permettano di comprendere il nostro mondo.
Con questo obiettivo Lenat ha ingaggiato una trentina di esperti di ogni campo, con lo scopo di insegnare a CYC quello che una persona sa sul mondo. Negli ultimi anni sono stati inseriti nel database più di un milione di regole, a volte anche banali per noi, sul nostro mondo che gli permettono di comprendere un mondo estraneo alle macchine. CYC è capace anche di intrecciare varie conoscenze in modo da comprendere concetti complessi. Inizialmente il suo creatore ed il team dei cosiddetti Cyclisti , fu deriso dalla maggior parte degli scienziati del campo.
Non si può certo dire che ad oggi Cyc non funzioni. E difatti capace di comprendere frasi dalla struttura sintattica uguale ma di significato diverso. Ad esempio è capace di capire la differenza tra:
“ho visto le Alpi in volo verso Parigi” e “ho visto un aereo in volo verso Parigi”. Usando le regole apprese, Cyc e capace di collegare concetti diversi ad altri. Come ad esempio Alpi viene automaticamente collegato a montagne e cosi via.
Secondo le previsioni di Lenat, via via che il database viene accresciuto, Cyc diventa sempre più intelligente e presto sarà capace di navigare in rete, leggere i giornali e di conseguenza ad apprendere da solo eliminando il bisogno che le conoscenze vengano immesse a mano.
I progressi sono notevoli. Sappiamo per esempio che Cyc ha la coscienza di se stesso. Sa per esempio che lui lavora in un dato luogo su una data macchina e sa anche che noi siamo gli utenti. Ha perfino lo stesso senso del tempo che abbiamo noi. Comprende molte cose, e se non capisce e capace di fare domande.
"The question is not whether intelligent machines can have emotions, but whether machines can be intelligent without any emotions" Minsky, The Society of Mind