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Macchine come noi?

la sfida dell'intelligenza artificiale
ultimo aggiornamento: 17/3/2007
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robot operai

La robotica ha iniziato presto a svolgere un ruolo nella produzione industriale. Non si tratta, ovviamente di robot antropomorfi, ma di macchine programmabili in grado di svolgere lavori complessi e tradizionalmente riservati all'uomo. E poteva farlo per 24 ore ore al giorno, senza stancarsi, in ambienti molto caldi o molto freddi, senza conseguenze per la salute, senza vacanze, senza annoiarsi e, soprattutto, con un costo molto basso. Un costo che, al contrario del salario degli operai, tendeva a scendere.
Nel 1980 si contavano 20.000 robot nel mondo. Cinque anni dopo erano già 200.000.
Oggi si calcola che siano più di 1.200.000, il 60% dei quali in Giappone.

Presentiamo qui una tabella riassuntiva tratta dal volume Macchine come noi di Yurij Castelfranchi e Oliviero Scott, casa editrice Laterza.

i primi robot operai
Data Descrizione
1938-39 William Pollard richiede un brevetto per un apparato che posiziona una spruzzatrice automatica. Poco dopo, Harold Rosenblum inventa un altro apparato analogo.
1954 George Devol inventa il braccio meccanico programmabile. Lo brevetta due anni dopo.
1956 Devol e l'imprenditore Joseph Engelberger decidono di unirsi e fondare Unimation, la prima industria produttrice di robot.
1957 Planebot, rudimentale braccio robot prodotto alla Planet Corp.
1960 La compagnia Amf crea un braccio programmabile di nome Versitran.
1962 Unimation introduce sul mercato il braccio robot Unimate.
1966 John McCarthy a Stanford crea un braccio manipolatore dotato di vista.
1972 primi robot dotati di tatto e vista insieme.
1975 Il Viking Lander, lanciato dalla Nasa per cercare traccia di vita su Marte, č dotato di un braccio robot. La Olivetti produce un robot assemblatore di nome Sigma.
1978 Unimation produce Puma, braccio robot antropomorfo, capace di movimenti complessi. In Giappone viene sviluppato Scara, concorrente di Puma, meno versatile ma molto pių veloce.
1981 Alla Carnegie Mellon vengono prodotti i primi robot a ingranaggio diretto, privi di cinghie di trasmissione.

"The question is not whether intelligent machines can have emotions, but whether machines can be intelligent without any emotions" Minsky, The Society of Mind