mi unisco a questo blog per dare l’ultimo saluto ad una donna forte, grintosa e piena di voglia di vivere come la prof.sa Gritti…
Oltre ad insegnare la matematica e la fisica mi ha insegnato a mettere la grinta in tutto quello che si fa e crederci…..
Mi ha accompagnato negli ultimi tre anni della mia esperienza in questo liceo e mi ha coinvolto in tutte le sue ore d’insegnamento con l’amore e la passione che aveva verso le materie che insegnava…..
la ringrazio per avermi consolato dopo la maturità per avermi detto le parole giuste e mi ha permesso di non prendermela troppa per la delusione del voto e per avermi detto che questo non conta l’importante e dimostrare quello che sai fare anche nella vita di tutti i giorni.
La ringrazio per avermi fatto sorridere quando ci raccontava che la sera invece di guardare la televisione si divertiva facendo i problemi di fisica e matematica.
La ringrazio per ogni consiglio e sgridata che mi ha rivolto per ogni bello e brutto voto che mi ha dato.
La malattia che se l’è portata via è una malattia terribile ma colpendo lei ha lasciato ancora di più un senso di amarezza…
Lei ha lottato contro questo male con tutte le sue forze ,quelle che metteva in ogni cosa che faceva dall’insegnare al nuotare(la sua passione più grande),ha cercato di sconfiggerlo affrontarlo e quando lui la cosringeva a non camminare più si è rialzata dalla carrozzina e poi ha gettato le stampelle che non la rendevano più indipendente come era lei….
Sarebbero troppe le cose da dire da raccontare per omaggiare una donna come lei ,chi non l’avrà come insegnante ha perso la possibilità di conoscere una persona fantastica e radiosa.
Salve e Grazie prof.sa
Grazie per tutto quello che mi ha insegnato e trasmesso.
Eleonora R. anno 2002 /2003
Archivi giornalieri: 14 Gennaio 2008
UN RICORDO
La morte di Maria Giovanna Gritti Morlacchi, avvenuta ieri mattina, colpisce al cuore la nostra comunità.
Insieme al Direttore S.G.A. e a tutti i colleghi insegnanti, collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, esprimo a Giuseppe Hensenberger e a tutta la sua famiglia il cordoglio, l’affettuosa e raccolta partecipazione di tutti noi.
Voglio anche rendere un sincero e ammirato omaggio a una donna valorosa, che ha profuso grande coraggio e ferma determinazione nella sua lotta contro la malattia, lasciando a tutti noi una testimonianza e un esempio assai difficili da emulare.
In questa contesa che non poteva vincere, ha fatto appello alla sua grinta e alla capacità competitiva di nuotatrice di vaglia, capace perfino, pochi anni fa, dopo aver già subìto il primo intervento chirurgico, di far segnare in gara sui 200 stile libero un tempo che non molti anni prima costituiva record europeo.
Nella sua attività di insegnante ha impegnato grandi energie, cercando sempre di trasfondere negli studenti la volontà di riuscire, affrontando e vincendo con il lavoro e l’impegno le difficoltà incontrate nello studio della matematica e della fisica.
A scuola era una presenza importante che non poteva passare inosservata: perché oltre alla grande professionalità aveva un rapporto simpatico e cordiale con i colleghi e con gli studenti e affrontava sempre le discussioni e i dibattiti sulle cose di scuola in modo franco e leale, senza mai venir meno alle sue solide e sperimentate convinzioni.
Semplicemente un saluto
Semplicemente un saluto… da parte di ognuno di noi, genio oppure ottuso in matematica, svogliato o volenteroso studente…
Solo un saluto. Parlo a nome mio ma anche di quei ragazzi che ormai non frequentavano più la scuola, noi della”vecchia guardia”, a cui spesso capitava ancora di parlare di lei…
Claudia Caliandro e tutta la 5a C del 2002/2003.
In memoria di una prof.
Oggi, 13 Gennaio 2008 è venuta a mancare una persona che definirla straordinaria sarebbe un insulto. Era più di straordinaria, più di incerdibile, qualsiasi complimento sarebbe troppo poco per lei. Sempre piena di energia, la prof. Gritti (Gio Gio per gli amici e le amiche) ha lottato stoicamente finchè ha potuto, finchè quell’ orrida malattia chiamata cancro glielo ha permesso. Ha insegnato fin quando è riuscita dimostrando una forza morale (poi successivamente anche fisica) senza eguali. Ha pure continuato ad accudire i figli e FARE SPORT quasi come nulla fosse. Confesso che io, al posto suo, mi sarei messo sotto le coperte di un letto d’ ospedale, avrei detto “lasciatemi morire in pace” e mi sarei chiuso in me stesso fino alla fine dei miei giorni. Lei no! No, no e ancora no! Fino all’ ultimo quasi non dava prova di essere malata. Ed è forse questo il motivo del fatto che non è morta prestissimo. Io personalemente le sono grato per avermi insegnato a non mollare mai; io che sono sempre stato il primo a gettare la spugna, ho capito che per amore di qualcuno o qualcosa non vale la pena darsi per vinti.
Mi fa commuovere anche il fatto che all’ ospedale sono venute tutte le persone che le volevano bene: parenti, amici, colleghi… è grazie a questo che ho capito il valore di un amico anche di uno solo: ti sta sempre accanto se ha bisogno di lui!
Il mio pensiero volge in questo momento a tutti i suoi cari, a tutti quelli che le volevano bene, a tutte quelle persone che sono state “catturate” dalla sua personalità incredibilmente forte, radiosa, generosa… BUONA! Dico a tutti loro di non piangere, di non rattristarsi, di non imprecare verso Dio chiedendogli il perchè di questa morte così prematura e terribile; Gio Gio, donna dall’ animo buono, non se ne andrà mai veramente, una persona come lei non merita ricompensa migliore della vicinanza al Signore nostro Dio. Dal Paradiso lei non smetterà mai di lottare, come ha fatto da viva con caparbietà, affinchè coloro che le volevano bene non soffrano. Dico loro anche di essere contenti invece che tristi: adesso il suo spirito ha cessato di soffrire e davanti a lei si prospetta un’ eternità di gioia indescrivibile.
Vi prego non siate tristi, vi prego non piangete perchè da oggi, 13 Gennaio 2008, il Paradiso ha un angelo in più!
CIAO, GIO GIO!
Una piacevole sorpresa
Mercoledì 23 le classi del liceo stavano partecipando, come ormai ogni anno, alle “Olimpiadi matematiche”. In 5a C il clima era un po’ confuso e non si capiva chi fosse realmente interessato; c’era chi preferiva ripassare per interrogazioni e verifiche che ci sarebbero state (sottolineo sarebbero!!!) nelle ore successive. Nulla però, avrebbe potuto evitare che Marco andasse a prendere il suo tradizionale caffè, accompagnato dagli altrettanto tradizionali tarallucci;e così fu!! Quando Marco rientrò in classe aveva l’aria di uno che sa cose che altri non sanno e infatti non riuscì a trattenersi nel dire: “Fra tre minuti ci sarà una sorpresa”.
Marco ne dice di cose, tanto è vero che più o meno tutti rimasero indifferenti.
Esattamente dopo tre minuti sentimmo bussare alla porta e indovinate chi entrò? la professoressa Gritti: proprio lei!
La felicità nel rivederla era espressa dai nostri volti! Nessuno sapeva cosa dire, non perchè non ci fossero cose da dire ma semplicemente perchè a noi, credo di rappresentare il pensiero di tutta la classe, bastava semplicemente rivederla. L’aspettavamo da settembre – tornerà a gennaio per l’inizio del 2° quadrimestre.
Per l’affetto che provo verso un’insegnante legata ad una materia centrale nei miei interessi e per la mia formazione di studente non mi resta che augurarle un buon ritorno perchè la 5a C l’aspetta!
Marilù
Forse sembrava tutto più facile e meno drammatico, ma certo è, che parlando in queste ore con quelli che sono stati i miei compagni e i suoi studenti siamo tutti consapevoli di quanto valesse la professoressa Gritti, dura e cruda,ma senza dubbio onesta.
La ricordo come una persona da ammirare.
Ad ogni esame di analisi, di fisica ‘che và’ penso a lei…perchè è anche un pò merito suo! perchè il non averci “reso facile la vita”, è stato solo d’aiuto una volta fuori dall’incubatrice liceale.
Forse il tempismo non è perfetto…
ma a non dirle GRAZIE mi sentirei una stupida.
Maria Luisa Calvanese
Semplicemente Grazie Prof
è il primo e penso l’ultimo intervento qua dentro, ma non riesco a non scrivere, stasera il dolore è tanto e mi sento in dovere lasciare il mio personale ricordo verso una persona che mi ha accompagnato per 5 lunghi anni. Quando, con la sua immancabile borsa da prof camminava a testa alta nei corridoi non disdegnava nessuno di un saluto ma soprattutto di un sorriso (cosa difficile al mondo d’oggi), seppur ancora addormentato era un bell’inizio di giornata. Le sue lezioni non erano mai noiose, alquanto difficili, ma mai e ripeto mai noiose e se mentre nelle altre materie ero sempre pronto a farmi i “fatti miei” nelle sue non ci riuscivo, un pò per timore di uno sguardo intimidatorio un pò perchè in matematica non sono mai stato un “nato imparato” e quindi non ho mai smosso gli occhi dalla lavagna anche se la maggior parte delle volte rimanevo perplesso per tutte quelle formule a me incomprensibili. Alla consegna delle verifiche era sempre la solita solfa “3” se andava bene portavo a casa un 4.5 o addirittura un 5, i 6 erano una spiaggia irrangiunginile ma qualche volta ci sono riuscito (anche qualche 7 dai sù lo ammetto). Le sgridate tante, soprattutto perchè non mi sono mai impegnato molto nelle sue materie (mea culpa che ho pagato sia chiaro), ma lei non ha mai mollato il colpo e puntualmente ti dava la carica per far meglio nel compito successivo, ma ribatteva sul fatto che “se non fai almeno qualche esercizio al giorno non ce la fai” e aveva ragione. Non rimpiango questi momenti, duri ma veri, sinceri da una persona che poteva apparire burbera nei modi ma che in realtà semplicemente dolcissima e onesta nel senso vero del termine. Non sprecava parole “tanto per parlare” ma era Lei sempre e dovunque. Ho sempre avuto timore di ciò che poteva pensare di me, ma quel timore era un profondo rispetto verso una prof che ogni giorno ti lasciava qualcosa; il significato era nascosto all’apparenza ma se lo si riusciva a comprendere era una vero e proprio gioiello da mettere in uno scrigno e custodirlo gelosamente. Era orgogliosa del suo mestiere e non c’è cosa migliore di imparare da chi “ci crede” sul serio e lo dimostra senza nessun timore reverenziale. 5 lunghi anni, ma che porterò sempre con me, mi ha dato molto e per questo la ringrazierò per tutta la mia vita anche se non potrò farlo di persona cercherò almeno di prenderla da esempio per il mio futuro ma non sarà facile, ma come lei ci diceva sempre “non mollate ragazzi”, io ci proverò prof lo prometto.
Semplicemente GRAZIE
Mirko
Ennio ” ..Nessuno con le lacrime mi onori nè per me faccia funebre pianto.
perchè? perchè sono vivo e volo sulle bocche della gente..”