Quinta via

“Tutte le cose nell’universo sono ordinate secondo uno scopo, quindi, ci deve essere un’intelligenza che le ha ordinate”

Mi sono chiesto come noi esseri umani possiamo essere così presuntosi da giudicare ordinato il mondo in cui viviamo. La perfezione che noi attribuiamo al mondo non è altro che un osservazione del mondo stesso. Non posso dire che la natura è perfetta se i miei canoni di perfezione sono costruiti sull’osservazione della natura. Prof?

4 commenti su “Quinta via”

  1. Il tuo titolo equivale a Quinto via

    La quinta via di Tommaso non mi convince, ma mi sembra bella. Anche Kant si riempiva di meraviglia se guardava il cielo stellato.
    La tua critica, però, mi sembra quasi scritta in filosofese stretto e non la capisco. Parliamone in classe.

  2. Io credo di aver compreso l’argomentazione, seppur leggermente contorta, di Peppo e, onestamente, la condivido.
    Effettivamente questa quinta via parte dal fatto che noi consideriamo il mondo perfetto ma, chi lo dice che sia così perfetto?
    perchè lo consideriamo ordinato?
    Cos’è la perfezione? L’abbiamo data noi uomini la definizione di perfetto, ma la perfezione ognuno la intende in modo proprio.
    Quindi questa quinta via ha veramente poco senso, ciò che è perfetto per alcuni non lo è per altri, detto ciò credo che sia ovvio che non si possa dimostrare l’esistenza di Dio partendo da osservazioni oggettive.

  3. La quinta via non corrisponde alla citazione di Giuso. Eccone il testo:

    La quinta via è desunta dal governo della cose. Vediamo infatti che alcune cose che mancano di conoscenza, cioè i corpi naturali, operano in vista di un fine: il che appare dal fatto che sempre o molto frequentemente operano allo stesso modo per raggiungere ciò che è ottimo; da ciò è chiaro che pervengono al fine non per caso ma per predisposizione. Ma le cose che non hanno conoscenza non tendono al loro fine se non dirette da qualcosa che abbia conoscenza e intelligenza, come la freccia da colui che la scaglia. Dunque vi è un ente intelligente, dal quale tutte le cose naturali sono ordinate ad un fine: e questo è ciò che chiamiamo Dio.

    La citazione di Giuso, se citazione è, fa pensare a Newton di cui ho parlato in classe mettendolo a confronto con Tommaso. Ecco le parole di Newton:

    Questa elegantissima compagine del Sole, dei pianeti e delle comete non poté nascere senza il disegno e la potenza di un ente intelligente e potente. E se le stelle fisse sono centri di analoghi sistemi, tutti questi, essendo costruiti con un identico disegno, saranno soggetti alla potenza dell’Uno: soprattutto in quanto la luce delle stelle fìsse è della stessa natura della luce del Sole, e tutti i sistemi inviano la luce verso tutti gli altri. E affinché i sistemi delle stelle fisse non cadano, a causa della gravità, vicendevolmente l’uno sull’altro, questo stesso pose una distanza immensa fra di loro. Egli regge tutte le cose non come anima del mondo, ma come signore dell’universo. E a causa del suo dominio suole essere chiamato Signore-Dio, pantokrator.

    Isaac Newton, Principi matematici di filosofia naturale (1713, 2ª edizione), a cura di A. Pala, UTET, Torino, 1965, pp. 792-793

    Wikipedia spiega così la prova newtoniana:

    Fu considerato un precursore del deismo settecentesco per la sua fede in un Dio creatore immobile e trascendente dell’universo. Tale idea informò il metodo newtoniano, in particolare per il postulato di semplicità e uniformità dell’universo. Newton credeva che le Scritture fossero opera divina ma considerava Dio come un demiurgo, un “orologiaio” dell’Universo, essere impalpabile che lo aveva messo in moto. Vedeva come prova dell’esistenza di questo Essere la complessità dei moti planetari. Scrisse in una lettera del 10 dicembre 1682 a Richard Bentley:

    « Non credo che ciò [l’Universo] si possa spiegare solo con cause naturali, e sono costretto a imputarlo alla saggezza e all’ingegnosità di un essere intelligente »

    Secondo me entrambe le prove sono affascinanti, ma valgono soltanto come analogie: quando vediamo un orologio, sappiamo per esperienza che è stato fatto e voluto da esseri umani intelligenti. Per quanto riguarda gli oggetti naturali non abbiamo, invece, nessuna esperienza del genere.

  4. l’altro giorno in classe la prof di biologia ha detto le seguenti parole: “l’uomo è uno scherzo della natura non avrebbe dovuto diventare ciò che è ora”.
    é vero, non abbiamo nessuna esperienza per quanto riguarda gli orgnaismi naturali, non sono voluti, ma in compenso ci riusciamo a domandare da dove veniamo dove andiamo per cosa siamo qui a fare: siamo esseri che si domandano il senso della vita che cercano qualcosa di infinito per dare risposta alla nostra esigenza di felicità che con la morte ci vengono tolte. nel senso che con la morte secondo alcuni si entra nella fase del non essere, cioè la nostra anima muore. MA allora la natura come può creare esseri che tendono alla felicità e la desiderano ma sono limitati e non possono pienamente raggiungerla?? essendo la madrenatura un organismo limitato come può creare esseri superiori a essa? come può quindi volere un organismo come l’uomo? io mi spiego ciò con l’esistenza di un Dio e quindi la possibilità del raggiungimento della felicità e alla risposta alla domanda se siamo voluti posso affermare che un essere superiore all’uomo ci ha creati per volerci dare la felicità… ma perchè creare degli organismi bisognosi per donare la felicità? non so se è chiaro. perchè siamo stati creati se bisognosi di verità?, perchè Dio crea un essere bisognoso di sè? e la natura allora come potrebbe fare a creare qualcosa a lei superiore?

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