Iniziati oggi al Calvino le prove orali dell’esame di stato. Tra gli studenti è molta la tensione ma, il clima sereno instaurato dai professori e dal presidente della commissione permette di svolgere la prova in assoluta tranquillità. Notevole la partecipazione degli “spettatori” che assistono prendendo quanti più appunti possibili.
Marco Mordini, (purtroppo) quasi ex-quinta A Liceo Scientifico.
Il colloquio si svolge in una classe con i 6 professori della commissione…
Alcuni alunni che assistono al colloquio dei loro compagni…
Questa mattina, questa caldissima mattina di fine giugno, per di più tempo d’esami, alle 5,00 non riuscivo proprio più a restare a letto. così mi sono alzato per ritirarmi in quello che in quasi tutte le famiglie è, se la fortuna assiste, l’ultimo angolo di tranquillità di ogni padre e, data l’ora, lo era davvero. Questa mattina niente letture culturali, soltanto un po’ di Littizzetto. Poi, anche a prendersela comoda, alle 7,00 ero più che pronto e allora, via, in sella alla mia vecchia e cigolante bicicletta. Gli undici chilometri che mi separano da scuola in queste mattine luminose sono un anticipo di Paradiso (così, quand’anche in quello lassù non mi volessero, potrò sempre consolarmi). Era presto e pedalavo placido ruminando pensieri ed ecco presentarsi nitida l’immagine della via che affianca la scuola. É una via ampia, curata, con la sua brava targa: «Via del Volontariato». Nobile intenzione quella dell’Amministrazione Comunale. Purtroppo, tragica ed involontaria metafora, all’ingresso è ben visibile un segnale stradale: «Strada senza Uscita». Mi veniva la malinconia ogni volta che ci pensavo. Questa mattina, poi, mi sembrava intollerabile. così, ho imboccato deciso una stradina di campagna determinato a trovare un passaggio per Via del Volontariato. Ebbene, c’è! Ancora meglio è andata al ritorno, quando ho tentato un percorso leggermente diverso. Che gioia aver rovesciato la metafora: dove auto e TIR non possono passare, la mia vecchia e sgangherata bicicletta, aiutata da un po’ di sudore, non ha trovato ostacoli, dove amministrazioni ed imprese devono arrestarsi, i poveri mezzi del volontariato giungono a destinazione. C’è ancora speranza!
Con immensissima fatica anche la terza prova è stata svolta oggi dagli studenti del Calvino… La tipologia adottata dal nostro istituto è quella riassunta nella formula: 5 materie, 10 domande, 8 righe! Parola d’ordine: SINTESI. Già…ma quali sono le materie??? Bisogna studiare quasi tutti i programmi di tutto un anno scolastico…otto mesi di spiegazioni riassunte in 3 ore! Al momento della consegna delle prove sono stati innumerevoli i commenti: “evvai il prof.X mi chiede giusto quello che so…” oppure “no che sfortuna questa non la so proprio! e ora come faccio???”, naturalmente le espressioni usate dalgi studenti sono state più colorite… La terza prova non è stata proprio una passeggiata, molti l’hanno considerata molto più difficile della temutissima prova di matematica! Un particolare ringraziamento va ai prof (quasi tutti) che oltre a qualche chiarimento e qualche rassicurazione su vari dubbi ci hanno regalato qualche momento di refrigerio facendo passare tra le file di banchi un utilissimo ventilatore! Il peggio dovrebbe essere passato, ora è il momento di preparare l’esame orale che per molti può essere un salvagente, per altri un modo per arrivare a voti altissimi! Buona Fortuna a tutti cari compagni!!!
Marco Mordini, (purtroppo) quasi ex-quinta A Liceo Scientifico.
Tutte le cose involve l’oblio nella sua notte. Per fortuna! Sono smemorato, ma ne sono contento: non faccio nulla per ricordare volti, momenti e situazioni. Non invidio proprio quelli che hanno una memoria di ferro. Basta ad ogni giorno la sua pena. Ci mancherebbe anche di recuperare quella dei giorni passati. A volte, però, il passato ritorna all’improvviso. Basta un riflesso di luce, un suono, una pressione sulla mano… Per carità! Non pensate a Proust ed alla sua madeleine. Lui ha dedicato sette volumi alla sua Recherche. Esagerato! Quando sono arrivato a metà del settimo volume ero saturo: l’ho chiuso, per non riaprirlo mai più. Io parlo di ricordi più ruspanti e genuinamente frammentari. E così gli errori trovati in un tema mi hanno fatto ricordare di Gabes (sic) Malapasta, una ragazza alta (si fa per dire) più o meno un metro e cinquanta. Aveva il grande sogno di diventare poliziotta e aspettava il bando del corpo di polizia della repubblica di Lilliput. La stavo interrogando sulla rinascita agricola, economica, demografica, ecc. dopo l’anno 1000. Dopo un’introduzione dignitosa, aveva aggiunto che la crescita demografica era stata favorita dalla maggior diffusione della coltura dei legumi, che erano molto nutrienti e facili da conservare. La domanda mi era venuta spontanea: «E come li conservavano?». E lei, con uno sguardo stupito: «In frigo!». Non ero riuscito a trattenermi ed ero esploso in un boato di risate convulse. La poverina era arrossita violentemente, sembrava un pomodoro maturo, ed aveva cercato di correggere l’errore: «No! Mi scusi professore, mi sono sbagliata. In freezer!» E fu un bell’otto sul registro! (Non è vero, ma mi sarebbe piaciuto)
Grande commozione in auditorium, il 15 giugno, al termine del collegio dei docenti, per il saluto a due stimatissime colleghe di Noverasco che vanno in pensione.
Si tratta di:
– Daniela Nicoletti, docente di lettere con più di vent’anni di lavoro a Noverasco, sempre inappuntabile, sollecita, precisa, rigorosa. Ha lavorato moltissimo, negli ultimi anni, a sostegno dei ragazzi in difficoltà, per rimotivarli, aiutarli e riorientarli, e lascia al proprio successore un’eredità assai difficile;
– Antonietta Tramontano, collaboratrice scolastica, che è stata così tanto innamorata della scuola e dei ragazzi che ha deciso di posticipare di un anno il proprio pensionamento per limiti di età. E’ stata e (giura) continuerà ad essere, anche in pensione, l’anima della bella squadra dei collaboratori scolastici di Noverasco.
A entrambe il preside ha rivolto un saluto commosso e sinceramente affettuoso, sottolineato dalla vivace approvazione dei presenti.
Anche stamattina i maturandi erano tutti puntuali per affrontare la seconda prova: Matematica!!! Purtroppo in entrambi i problemi non c’era lo studio di funzione considerato da molti un “salvagente”… Gran parte degli studenti si è cimentata sui quesiti, non impossibili, e su qualche punto del primo problema che sembrava essere più semplice. Rispetto a ieri, oggi i controlli sono stati più severi. Inizialmente la prova ha provocato molto sconforto tra gli studenti che col passare delle ore hanno stretto i denti e con tenacia sono riusciti a svolgere chi tutte le richieste (pochi) e chi parte degli esercizi assegnati per cercare di arrivare più vicini alla sufficienza. Ormai il peggio è passato….appuntameto a lunedì 27 per la terza prova!
E anche il tema è andato, domani seconda prova…..per il liceo la temutissima matematica, AIUTO! Alle 7.45 di stamattina eravamo già tutti puntualissimi fuori da scuola ansiosi di cominciare, si vociferava qualcosa su Svevo e sul Papa tra quelli che avevano consultato i siti web all’ultimo minuto: in realtà è uscito tutt’altro! Analisi del testo di un brano del Paradiso di Dante, non difficilissimo ma abbastanza lungo e, a mio parere, dispersivo. Saggio breve o articolo di giornale sul tema della Libertà o sul viaggio inteso come metafora della vita: i più scelti perchè non complicatissimi e poi era dato parecchio materiale da cui attingere… Tema storico sulla guerra fredda: scelto da una poca schiera di fedelissimi alla storia. E’ uscito il tema atteso sulle catastrofi naturali in cui inserire l’ormai famoso “Tsunami”: anche questo scelto da molti perchè di facile elaborazione.
La prima prova in generale si è svolta nelle classi con tranquillità e serenità, ogni regola del Presidente della Commissione è stata rispettata senza problemi…. I problemi credo che arriveranno domani con Matematica… Molto sentito da noi studenti è stato il pensiero del preside, Marco Parma, che ci è sempre vicino nelle situazioni importanti e difficili. Grazie Auguro a tutti i miei compagni buona fortuna per la seconda prova di domani che sarà molto molto dura.
Il nostro Dirigente Scolastico ha inviato una bella lettera a tutti gli studenti che affrontavano oggi la prima prova scritta dell’Esame di Stato. La trascriviamo qui di seguito.
Rozzano, 20 giugno 2005
Stimatissimi Studenti. Vogliate accogliere, dopo quattro anni trascorsi sotto lo stesso tetto, un saluto affettuoso e non formale. Vi auguro un futuro ricco di esperienze e di rapporti; denaro, quel che basta (qui la misura è soggettiva); amicizia e amore, tantissimo, dati e ricevuti, per sostenere meglio la vita. Vi chiedo scusa per tutte le debolezze e le imperfezioni che abbiamo dimostrato; spero però che siamo riusciti ad avere dato, almeno qualche volta, l’impressione che fra il sapere e il saper vivere vi siano punti di contatto. Vi ringrazio per avere ravvivato le mie giornate con la vostra presenza: pulita, educata, simpatica e amichevole. E se qualche volta tale non è stata, di cuore vi perdono! E ora, via! Da ricchezza della scuola trasformatevi in patrimonio della nazione e del mondo. Il passo è lungo e impegnativo, ma non vi spaventi. Amate i vostri vecchi, ma non fate quello che vi dicono. Addio Vostro aff.mo Marco Parma
Esami, Esami! Prima prova scritta. Alle 8,00 in punto ci sono tutti, non mancano nemmeno i ritardatari cronici ed abituali. Bisognerebbe farne più spesso, sembra proprio che facciano bene.