Tutti gli articoli di Angelo Paganini

Cristina Bianchi

Cristina Bianchi, ex alunna del liceo di Rozzano, nata a Milano nel 1972, inizia a suonare l’arpa all’età di sette anni con Luciana Chierici presso la Civica Scuola di Musica di Milano Claudio Abbado. A sedici anni si diploma con il massimo dei voti e la lode. Prosegue i suoi studi con Luciana Chierici e, più tardi, dai 19 anni, con Fabrice Pierre.
Dal 1989 al 1995 è prima arpa dell’Orchestra Giovanile dell’Unità Europea. Dal 1993 al 1995 occupa la stessa posizione nell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e dal 1996 al 2001 è prima arpa al Teatro Carlo Felice di Genova.
Nel 2001 vince il concorso Internazionale per Solo-Harfe nell’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, sotto la direzione stabile prima di Lorin Maazel e poi di Mariss Jansons e dove rimane fino al 2008, anno in cui vince il concorso per la posizione (che attualmente occupa) di Professor presso la Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera.
Oltre all’attività didattica dà concerti di musica da camera, solo e recital.
Cristina Bianchi è vincitrice di diversi concorsi Internazionali (International Harp Competition in Bloomington 4° premio, Prix Lily Laskine-Parigi 3° premio, International Harp Contest in Israel 2° premio, Concorso Victor Salvi-Saluzzo 1° premio).
Viene chiamata a far parte delle giurie dei più importanti concorsi internazionali per arpa (ARD International Wettbewerb-München, Lily Laskine Paris, ecc.).

La Chiesa di Sant’Ambrogio in Rozzano

Andrea L’Erario, della quinta B Liceo Scientifico 2005-2006, preparò per l’Esame di Stato, un approfondito ed interessantissimo lavoro di presentazione della storia e delle bellezze architettoniche ed artistiche della Chiesa di Sant’Ambrogio in Rozzano.

Lo riproponiamo

Comprendere l’Islam?

Frontespizio di Comprendre l'islam


Comprendre l’islam ou plutôt: pourquoi on n’y comprend rien è un agile libro opera di Adrien Candiard (Parigi 1982).
Candiard, dopo essersi dedicato alla politica ed aver scritto, tra le altre cose, un libro su Berlusconi, decide nel 2006 di entrare nell’ordine domenicano. Nel 2012 è presso il convento del Cairo e diviene membro dell’Institut dominicain d’études orientales dove approfondisce gli studi di islamologia.

Il libro è davvero illuminante. Non si tratta di una trattazione sistematica, quanto di un tentativo di individuare da una parte i fraintendimenti cui sono facilmente portati gli occidentali nel loro rapporto con l’Islam e, dall’altra, le molteplici tensioni interne ad una religione per nulla monolitica.

Per chi non conosce il francese, esiste una traduzione italiana Comprendere l’Islam. O meglio, perché non ci capiamo niente, emi editrice.

Frontespizio di Comprendere l'Islam

Un mito…

Quante volte me lo sono sentito dire? Tanto numerose che non le so contare.
Parlo del professor Colavolpe, docente di Disegno e Storia dell’Arte. Per anni i nostri studenti lo hanno definito “un mito…”
E ora, proprio al mito è dedicata la sua prima mostra artistica personale in corso fino al 28 novembre 2021 presso la galleria di via Lanzone, 23 a Milano.
Tante volte ho visto le foto dei suoi quadri pubblicate sul suo sito web. Ma vederle dal vero è un’altra cosa: un’esperienza estetica da non perdere.

ARCò

Un bell’articolo del quotidiano Avvenire: https://www.avvenire.it/economiacivile/pagine/niente-cemento-ma-pneumatici-e-tubi-riciclati-per-le-scuole-costruite-da

Della cooperativa ARCò fanno parte due nostri ex alunni: Valerio Marazzi e Diego Torriani.

Una citazione dal loro sito web:

ARCò è una cooperativa fondata da un gruppo di ingegneri e architetti impegnati nella progettazione architettonica, urbana e del paesaggio basata su principi di sostenibilità ambientale.

I suoi progetti si fondano sulla ricerca della sostenibilità sociale, economica e ambientale, per questo per ogni intervento si scelgono le tecniche più appropriate allo specifico luogo, che consentano l’indipendenza del processo costruttivo da parte delle comunità locali e si prediligono percorsi che consentano l’utilizzo di materiali riciclati o naturali, l’impiego di fonti di energia rinnovabile e principi passivi di architettura bioclimatica. Questo approccio ha portato ARCò ad incontrare il mondo della cooperazione internazionale per affrontare e risolvere con le proprie competenze problemi in situazioni di emergenza umanitaria.

I lavori di ARCò sono apparsi su diverse monografie, sulle principali riviste di settore, e hanno ricevuto riconoscimenti internazionali quali il Premio Fondazione Renzo Piano per Giovani Talenti e l’Holcim Awards for Sustainable Construction.

I membri del gruppo si dedicano da tempo alla didattica collaborando con istituti quali l’Università degli Studi di Pavia, Politecnico di Milano e di Torino, Nuova Accademia di Belle Arti (NABA), l’Istituto Europeo del Design (IED) di Torino e la S.O.S. School of Sustainability di Bologna.