Domanda

Buondì 🙂
Volevo capire una cosa riguardante la “geniale” scelta di mandare sms o e-mail ai genitori qualora dovesse esserci un’assenza di uno/a studente..

Vale anche per i maggiorenni? Grazie in anticipo per chiunque risponderà !!

(P.s. Ma se ci tagliano 8 miliardi perchè mancano soldi, gli spiccioli per i messaggi dove li trovano?)

17 commenti su “Domanda”

  1. La mia Prof. dice che ci hanno alzato la retta scolastica per sopperire alle spese. Quindi da 75 euro siamo passati a 100.
    L’idea delle assenze controllate non sembra malvagia… però anche a me non sono chiare molte cose.
    Chiedo al Preside: è passata qualche circolare o passerà più avanti per spiegarci meglio la novità?

  2. Non è esatto dire che l’aumento del contributo delle famiglie all’istituto è finalizzato ad assicurare l’accesso a voti e assenze per via telematica (questo passaggio è in corso e richiede un investimento modesto), ma a potenziare la rete interna installando la rete wire-less. Presto inizieranno i lavori per “coprire” la sede di Noverasco. Inoltre stiamo attrezzando aule multimediali (la prima è in fase di completamento a Noverasco) e stiamo valutando la possibilità di acquistare alcune lavagne interattive multimediali. Tutto questo si aggiunge ai tradizionali costi della didattica (materiali dei laboratori, copisteria, libri) Ciononostante, il contributo richiesto alle famiglie dall’I.I.S. “Italo Calvino” è fra i più bassi dell’intera provincia di Milano, grazie alla gestione oculata assicurata dall’ottimo economo Aniello Di Marino.

  3. Siamo diventati codici a barre…
    L’utilità dell’iniziativa non sopperisce all’ inesorabile tristezza della stessa.

  4. Ahahah! ho letto il post del link di Zacca! Bello! C’è anche un riferimento ai “fighetti di Milano 3”. Niente di più vero, posso confermare dato che ci vivo! Consiglio anche di cercare la definizione “Milano 3” sulla Nonciclopedia. Risate assicurate.

    Grazie anche al Preside per la risposta.

  5. effettivamente la cosa non è ancora molto chiara.

    preside, potrebbe spiegarci un attimino meglio questa nuova trovata dei codici a barre?

    il messaggino viene inviato o no?

    se uno entra alla 2° ora viene registrata anche l’entrata posticipata?

    il registro elettronico è solo un modo per tenere registrate le presenze dell’alunno? diciamo una tabella stile microsoft exel dove c’è la crocetta se assente?

    utile. innovativo. ma un pò triste……

  6. A richiesta, provvedo a precisare che non sono attivi servizi di SMS automatici di comunicazione istantanea dell’assenza.
    Il mio parere è che si debbano usare strumenti innovativi, ma senza venir meno al principio (per me sacrosanto) di responsabilizzare gli studenti e le famiglie.
    Secondo me c’è un deficit culturale in coloro che pensano che il solo fatto di spostare una comunicazione dalla carta al web (cioè dal libretto cartaceo a un sito internet, utilizzando uno strumento invece di un altro) cambi la sostanza dei rapporti.
    Cha male c’è se a un nome viene associato un codice? Perché non deve farlo la scuola, mentre lo fanno tutti gli enti pubblici e un gran numero di soggetti privati? Perché se c’è un codice a barre sulla tessera sanitaria va tutto bene e nessuno obietta, mentre, se un codice analogo viene usato a scuola, la cosa “mette tristezza”?
    Perché, mentre tutto il mondo cammina, la scuola deve essere condannata a rimanere non nel secolo scorso, ma adddirittura nell’ottocento?
    Aiutatemi a capire: che differenza c’è fra il padre che ti chiede di fargli vedere il libretto scolastico e quello che accende il computer e se lo guarda su internet? Che cosa cambia in sostanza? Nulla!
    Io non voglio mandare l’SMS automatico appena uno si assenta, perché lo trovo abbastanza ridicolo, perché serve solo ad assecondare la presunzione del genitore di controllare il figlio istante per istante. Voglio invece che sia il genitore ad informarsi, e a cercare, eventualmente, di scoprire attraverso il sano dialogo in famiglia le ragioni per le quali il proprio figlio non sta andando a scuola oppure non studia.

  7. Un’aggiunta: è naturale che la scuola sia conservatrice, perché deve – appunto – conservare e trasmettere un patrimonio culturale: di quest’ultimo sono io il primo ad essere geloso custode (“custos rigidusque satelles”: oh liceali, individuate autore e opera!). Ma mi fa rabbia (per davvero) dover continuare a scontrarmi con un’ideologia reazionaria che vuole a tutti i costi impedire alla scuola di utilizzare i nuovi strumenti di comunicazione; l’ideologia aberrante di chi vuole vederla affogare nella carta, nei suoi stanchi rituali, nei suoi registri polverosi, nei suoi “libri di testo”, che sono soltanto un sottoprodotto dei libri (quelli veri, quelli che vale la pena di leggere) che stanno sparendo completamente dall’orizzonte mentale e culturale dei ragazzi grazie anche alla scuola che glieli fa odiare.
    Mi fa rabbia anche vedere il conservatorismo o addirittura la mentalità reazionaria introiettati dagli studenti, che dovrebbero invece guardare al futuro e a cose importanti, non a quisquilie come il voticino del compitino o l’entrata alla seconda ora. Lasciate che i vecchi facciano i vecchi: che siano i professori misoneisti a rivendicare l’assurdo diritto all’analfabetismo telematico. Non mettetevici anche voi, ragazzi, per favore!

  8. orazio, epistulae..

    vera la storia del codice presente ormai ovunque..

    informandomi meglio e chiaccherandone un pò con amici ho scoperto che anche al torricelli esiste una roba simile..(bucherellano un foglio e il messaggio ai genitori arriva dopo un pò che nn giustifichi..)

    quindi niente sms ma in pratica verranno pubblicati online i “registri di classe elettronici”? come se uno dovesse vedere la lista della classe e accanto trova scritto se assente o presente tal giorno..?

    va bene, cista. l’unica cosa che turba i miei compagni è se sbagliano a “evidenziare” il codice a barre giù in segreteria.. oggi stavamo tutti a controllare chi sono i nomi prima e dopo sull’elenco del registro per vedere se si tratta di persone “abbonate” alle assenze o ai ritardi.. sì sa mai che si sbaglia.. (“errare è umano”: oh professori, qualcuno di famoso ha mai pronunciato questa frase o è solo un proverbio inutile come tutti gli altri?)

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