Milano: mi ricordo…

Che peccato vedere il blog senza più parole, né immagini. E pensare che fino a qualche anno fa era il fiore all’occhiello del sito della scuola.

Facciamo rivivere questo luogo d’incontro in cui sono state scritte tante belle pagine che ci hanno divertito e arricchito.

Comincio subito a fare la mia parte e vi mostro la mia terza video animazione pubblicata su YouTube.

Buona visione

Nello Colavolpe

 

11 commenti su “Milano: mi ricordo…”

  1. Magistrale, come sempre! Quanti ricordi hai risvegliato nella mia mente, legati ad una infanzia trascorsa in una magica Milano che oggi non è più la stessa. La magia di una Milano degli anni 60/70, che, oltre ad offrire opportunità di lavoro, regalava grandi occasioni a livello culturale e sociale. Ai miei occhi di bambina, Milano appariva come una grande mamma che sapeva accogliere tutti con il sorriso sulle labbra. Ogni angolo mi regalava sensazioni diverse e uniche. La tua sensibilità e la tua arte hanno saputo evocarle. Superlativa anche la scelta del brano di Chick Corea, che non a caso si esibisce spesso a Milano. Grazie.

    1. E’ proprio così Grazia, molte cose in città sono cambiate in peggio.
      Ti sono grato per quello che scrivi, le tue parole mi spingono a continuare con un’attività che sta diventando molto di più di un semplice passatempo.
      Nello

  2. Molto bello, complimenti! Guidobaldo Maria Riccardelli lo riterrebbe un vero capolavoro ahahah a me personalmente non tocca molto visto che, diciamo, il jazz e la Milano del pieno ‘900 (periodo a cui non sono per niente affine) non fanno parte dei miei riferimenti culturali, per così dire. Anche se immagino dovesse avere un certo fascino, prima di venire trasformata, come qualsiasi altra metropoli, in una porzione di spazio quasi puramente estensivo e senza significato.

    L’unica pecca che potrei rilevare è di tipo logistico: come mai la risoluzione delle immagini è così bassa? I disegni originali sono di quella dimensione?

    1. Ti ringrazio Locus Pluviae, e lunga vita al fantozziano Guidobaldo Maria Riccardelli.
      Per quanto riguarda gli aspetti tecnici: il programma che uso (Flash) ha molti limiti. Per salvare il video nel formato Avi non posso superare i 130 mega, ed è per questo motivo che devo comprimere al massimo le immagini, con tutte le conseguenze che ne derivano sul piano della qualità.
      Ciao
      Nello Colavolpe

      1. Sulla documentazione ufficiale e’ presente una lista dei formati supportati da YouTube. Se il formato con cui lavora e’ FLV (Flash-video), potrebbe prendere in considerazione l’idea di non convertire il video e piuttosto caricarlo nativamente.

        Buon proseguimento Prof,
        Giuseppe

          1. Ma come il bauscia, Prof! Che figuraccia, allora 🙂

            Quella Milano mi piace da impazzire …ma l’aura e’ malinconica !
            La trattoria al minuto ~3.20 –che, non dimentico!, e’ la stessa de ‘In trattoria coi filosofi’– esiste davvero ? Sembra “Il re della Mezzaporzione” –dal classico con Gassman, Manfredi e Stefania Sandrelli.

            Sulla Milano di oggi, quella di tutti i gioni, non ha ancora mostrato nulla?

          2. Non te la prendere Giuso, il termine “bauscia” l’ho usato in senso bonario, con un po’ d’invidia per le tue competenze informatiche.
            Quella trattoria esiste davvero, e si trova in una traversa di Corso San Gottardo, ormai è una delle ultime rimaste.
            La Milano di oggi è rappresentata alla fine del video. Il dito di Cattelan, davanti alla Borsa, è la sintesi plastica su ciò che penso della mentalità prevalente in città.

  3. un altro dei miei figli ha iniziato il Calvino, neanche questo la avrà tra i suoi mentori, vedremo il terzo fra un paio d’anni. E’ stato bello rientrare sul blog ed essere accolto da questa magia. Se quello è il 19, è stato il mio primo mezzo di trasporto milanese, e se quella è la trattoria con le tovaglie a scacchi bianchi e rossi, è lì che ho conosciuto la cassoeula (non so se si scrive così, ma del resto non ho mai imparato nemmeno a pronunciarla. A mangiarne però non temo confronti). Comunque, per non imbarazzarla con eccessi agiografici, la 600 multipla aveva un rombo completamente diverso.

    1. Grazie “almost 60”, grazie anche per la sua fedeltà alla nostra scuola.
      Sono lieto di aver ridestato i ricordi della Milano di un tempo.
      Ha perfettamente ragione, la 600 multipla aveva un rombo completamente diverso, cercherò di fare meglio nel prossimo video.

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