Cari ragazzi, cari colleghi, e cari tutti del personale scolastico,
con questa vignetta mi congedo dal Calvino.
Ho avuto l’onore di svolgere per tanti anni un lavoro prestigioso ed emozionante, che mi ha dato tanto. Adesso voglio ritornare alle origini, alla pittura e alla scultura, almeno finché la testa e le mani funzionano.
Rivolgo un saluto commosso a Moreno Bonacci, che non conoscevo personalmente, ma che mi ha sempre ispirato simpatia con i suoi vivaci interventi in Collegio.
Trentatré progetti architettonici realizzati nell’anno scolastico 2016/17 dagli allievi delle classi 4a A e 4a B del Liceo, per la valorizzazione del giardino dell’Istituto Calvino.
Nei giorni scorsi siamo stati testimoni del linciaggio mediatico del preside Marco Parma sul quale sono state dette tante falsità.
Abbiamo sentito inneggiare al Duce o invocare il licenziamento del Preside e anche degli insegnanti che lo avrebbero difeso.
Abbiamo visto scene di una violenza inaudita su tutte le reti televisive, e solo pochi giornalisti hanno fatto ciò che dovrebbe essere la prassi, cioè verificare l’attendibilità delle notizie.
Adesso sappiamo che gli ispettori mandati dal Ministero non hanno rilevato nulla di irregolare nell’operato del Preside, persino il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini lo ha definito “un caso montato sul nulla”. Purtroppo il danno arrecato alla persona, alla scuola di via Garofani, e all’intera comunità scolastica di Rozzano è enorme.
A questo punto sarebbe bello che chi si è riempito la bocca di santità con presepi e canti natalizi si scusasse pubblicamente; ma siccome non credo ai miracoli, posso solo auspicare che ciascuno di noi contribuisca, nel suo piccolo, a ripristinare la verità dei fatti.
Nell’augurarvi buone feste invio una vignetta su ciò che le ultime vicende mi hanno ispirato.
Scherzi a parte, sono consapevole di esercitare una professione prestigiosa.
Certo, guadagno meno di chi progetta bulloni o tira calci a un pallone, ma non per questo mi sento un frustrato, né scambierei il mio lavoro con nessun altro.
Dedico questa vignetta a tutti miei colleghi, che con infinita pazienza sopportano le parole in libertà che si dicono su di noi in questi tempi cupi.
Nello Colavolpe