Antico regime: tra ingordi e allucinati

La situazione demografica dell’Europa d’antico regime era caratterizzato essenzialmente dalla stabilità, determinata dall’alternarsi di fasi di crescita e fasi di crisi. Durante le fasi di crisi la popolazione era colpita da catastrofi demografiche molto dure e pesanti quali carestie, epidemie o guerre; in molti casi questi tre devastanti fattori agivano in modo contemporaneo causando ancora più danni di quanti ne fossero calcolabili per l’agire di uno solo di essi.

Nell’epoca dell’Ancien Régime l’85% della popolazione viveva in campagna e il 65/90% di essa trovava occupazione come forza lavoro in agricoltura. Eppure la produzione restava molto bassa in quanto nei villaggi di campagna erano poco note le innovazioni tecnologiche che avrebbero potuto migliorare la produttività e le condizioni di lavoro.

Proprio per la bassa produzione la maggior parte della popolazione mangiava poco durante gli anni normali e arrivava alla sottoalimentazione con l’avvento delle carestie: la gente in questi casi moriva letteralmente di fame.

La carestia


Di fronte a questa situazione disperata veniva prodotto pane utilizzando qualsiasi tipo di seme purché commestibile, ciò portò a sfornare pane contenente anche semi di papavero che possiedono proprietà allucinogene.


Se alla gente allucinata dai semi di papavero aggiungiamo gli storpi, i mutilati e gli ubriachi (il vino era un’importante fonte di calorie), si disegna uno scenario di disperazione che culminò talvolta in veri e propri atti di cannibalismo.
Il cannibalismo o antropofagia è un fenomeno molto lontano dalla nostra società, in quanto considerato immorale e macabro; anche se al giorno d’oggi non sono del tutto scomparse le tribù di cannibali che esercitano ancora questi atti orribili.

Se da una parte c’erano i poveri, costretti a compiere azioni estreme per via della fame, dall’altro lato della società i ricchi si distinguevano per la possibilità di mangiare a sazietà con diete ipercaloriche che potevano raggiungere le 7000/8000 calorie giornaliere.

I ricchi consumavano prevalentemente carne perciò la loro alimentazione era molto ricca di proteine, e come conseguenza di questa dieta iperproteica, molti soffrivano di gotta ossia una forma di artrite acuta che colpisce le articolazioni e si manifestava soprattutto negli uomini.

Bernardo Strozzi, La cuoca 1625
Bernardo Strozzi, La cuoca 1625

Quindi l’eccesso era il simbolo di ricchezza di quegli anni: oltre ad esagerare in campo alimentare i ricchi tendevano a far eccessivo sfoggio di vestiario, combinato con molti gioielli.
Questo semplice quadro rende l’idea di quanto la disuguaglianza fra gli individui regnasse in quel tipo di società, in cui gli uomini non erano uguali di fronte alla legge ed avevano diritti differenti a seconda del loro ordine di appartenenza.

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