Il mondo del lavoro

Buongiorno a tutti: è da un po’ di tempo che non scrivo: l’ultima volta che l’ho fatto parlavo del mio disappunto per le Olimpiadi di Pechino dopo le tragedie tibetane.
Quello di oggi è un mio piccolo sfogo: sono assolutamente deluso dal mio lavoro.
Sono uscito da questo liceo nell’estate 2007 e ancor prima che ne uscissi sapevo già che mi sarebbe mancato, sebbene io non sia mai stato uno studente modello, specialmente in matematica!
Appena pochi mesi dopo, precisamente a settembre, mi è stata offerta un’opportunità di lavoro presso un’azienda a Basiglio che detiene un appalto del Comune di Milano per il servizio che molti conosceranno: lo 020202.
I primi mesi sono stati abbastanza piacevoli, ma da quando chi gestisce questo servizio ha deciso di aumentare il carico di lavoro senza una giusta preparazione al riguardo, le cose sono andate sempre peggiorando.
Come se non bastasse i Team Leader e più in generale i responsabili sono in gran parte una manica di incompetenti, bravi solo a guardare il loro tornaconto e il loro personale interesse, giocando spesso al gioco più infame in un’azienda: lo scaricabarile.
Il mio sfogo riguarda proprio questo: una settimana fa mi è stata consegnata una lettera di richiamo dall’Ufficio del personale che mi contestava la mia assenza nei primi due giorni di agosto e un cambio turno con un’altra collega.
Incassata questa legnata, ho risposto a questa lettera spiegando che la mia assenza relativa ad inizio di agosto era stata comunicata a un Senior di turno, il quale mi aveva tranquillizzato sul fatto sostenendo che al mio ritorno dalle ferie (perché ero in vacanza e la Easyjet mi aveva cancellato il volo e ne aveva riassegnato uno due giorni dopo) mi sarebbero stati scalati, con ogni probabilità, un paio di giorni di ferie.
Appena tornato avevo parlato anche con una Team Leader, che mi aveva spiegato che non avevo nulla di cui preoccuparmi, confermandomi che sicuramente mi avrebbero scalato due giorni di ferie.
Per quanto riguarda il cambio turno mi è stato detto che io avevo deciso arbitrariamente di variare la turnistica senza avvisare nessuno; invece la mia collega aveva chiesto e ottenuto tale cambio dallo stesso Senior che mi aveva rassicurato riguardo ai giorni di ferie. Conservo ancora il messaggio (perché non butto via niente) nel quale la mia collega mi confermava il cambio turno.
Tutte le mie giustificazioni sono state ovviamente redatte e consegnate il giorno stesso; invece oggi mi arriva la bella notizia: dato che le giustificazioni da me riportate non sono state ritenute veritiere, sono sospeso dal lavoro e dalla retribuzione a partire da domenica e fino a martedì.
Sono davvero stanco di dover lottare contro persone che si spacciano come i migliori capi che un’azienda possa avere; sono stanco di sentirmi dire che a causa del mio operato gli altri colleghi sono soggetti a un carico di lavoro maggiore.
Io mi sono comportato correttamente in questi casi, e vengo ripagato così… Addirittura mi è stato detto: “Ho l’impressione che Lei si stia approcciando a questa azienda come se fosse la scuola”.
Mi è venuto da pensare “Magari! Nella mia vecchia scuola esistevano persone che mi ascoltavano, professori buoni e gentili, non avidi speculatori e paladini del Sacro dio Bilancio e della Ninfa del Fatturato”.
Posso ritenermi deluso dal “mondo del lavoro”? Devo cercare un posto migliore? O tenere duro?
Non so darmi risposta…

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Scusate lo sfogo…

11 commenti su “Il mondo del lavoro”

  1. ecco perchè la mia aspirazione di vita è il barbone…
    Scherzo…posso solo augurarmi che le cose per te possano cambiare con il passare del tempo
    federico montanaro 4°F

  2. Grazie, Valentino.
    Non scoraggiarti. I tempi sono duri, i diritti dei lavoratori sembrano passati di moda (quelli dei padroni non passano mai), però val la pena di resistere, resistere, resistere.

  3. Grazie del commento prof.
    Anche io ho sempre pensato a resistere, resistere, resistere: ma quali sono le soddisfazioni che posso avere ancora?
    All’inizio, quasi un anno fa, andava tutto così bene. Mi vantavo addirittura del fatto che il mio lavoro mi piacesse! Ma se dovessi dirlo ora…
    Perché in qualsiasi posto si vada ci sono sempre queste persone? L’azienda li prende per contratto degli individui del genere?
    Voglio venire a fare il professore…

  4. Voglio che la mia vita sia dura come quella di un prof. Recitare è bello, è appagante, ma non ci si mangia.
    Ironia? In un momento come questo non saprei da dove tirarla fuori…

  5. caro valentino, come ben sai io ti voglio tanto bene, ma stai facendo un pò la vittima.
    certo, ti è capitata una sventura, ma non per questo devi pensare di essere un esperto del mondo del lavoro ed esserne già stufo. pensa a quanti bocconi amari avranno dovuto mandare giù i nostri genitori in 30 anni di lavoro!
    non ti dico di essere più ottimista, perchè in questo paese è quasi impossibile, ma ti dico una delle mie massime:

    “quando ti sei accorto che il mondo è una merda, sforzati e sbattiti per non affogarci dentro”

    p.s.
    hai ragione, recitare non ti fa mangiare (come anche suonare, ahimè!) ma, come disse un simpatico capellone tanto tempo fa, “non solo di pane vivrà l’uomo” 🙂

  6. Luca caro, ti assicuro che non sto facendo la vittima: è solo un accumulo di fatti ed eventi al lavoro che mi stanno piovendo addosso tutti assieme.
    So benissimo che molti se la passano o se la sono passata peggio di me, ma il mio era uno sfogo dettato dal momento. Tutto qui…

    p.s. Tanto voi diventerete famosi, inciderete 38473973984389 dischi, e farete tour mondiali 😀
    posso fare la vostra mascotte?

  7. io ho 30 anni…una laurea ottenuto con il massimo dei voti…e mille aspirazioni…ma un posto di lavoro…che seppur fisso..mi fa vomitare…e non uso mezzi termini…
    tante …troppe delusioni…esco perchè poi noi giovani..siamo costretti ad emigrare..o meglio ancora fuggire…perchè realizzarsi in Italia..è solo una bella favola.

  8. Ciao Valentino, sono una ragazza di 31 anni, leggendo quanto hai scritto sul tuo lavoro, volevo dirti che io ti capisco e ti comprendo. Non è facile passare una giornata intera di lavoro in quelle condizioni. Le ore di lavoro sono già parecchie di per se, se poi si sta anche male…. Ascolta io ti consiglio di guardari intorno, non sei obbligato a rimanere lì per tutta la vita… L’uomo non deve mai smettere di cercare la propria felicità, se si sta troppo male al lavoro poi ne risente anche la vita di coppia e anche ciò che quotidianamente ci circonda ti appare piu’ grigio a scapito della tua salute e autostima interiore. NOn smettere mai di cercare un posto migliore, credimi sono convinta che non è così dappertutto, certo i soldi non te li regala nessuno ma sicuramente ci sono posti dove puoi avere piu’ stimoli e rapporti piu’ umani. non restare li’ per tutta la vità sennò quelli ti rovinano psicologicamente se questionano per cose del genere. Cerca altri posti, invia curriculum nel frattempo tieni duro in attesa di qualcosa che sarà sicuramente migliore e quando ti sentirai sconfortato pensa che tanto li’ non ci starai per sempre, ma ti sarà stato comuque utile per la tua esperienza professionale. Auguroni di cuore Debby

  9. Ciao Valentino, mi accodo al commento di debby. Resisti e guardati intorno. Non vedere tutto grigio e se vuoi sdrammatizzare ti segnalo questo divertente sito. Enrico.

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