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Articolo de “La Repubblica”.. sconvolgente

cronaca? della manifestazione di oggi a roma:

[…]A pochi metri, in Piazza Navona, nel frattempo si è piazzato un camioncino bianco di Blocco Studentesco, la destra. Sono connotati, questo non piace alla piazza che da giorni grida “Né di destra né di sinistra”. E poi diffondono le canzoni di Rino Gaetano e questo piace ancora meno perché quella non è roba loro e si capisce che vogliono metterci il cappello. Anzi, i caschi da moto: è con quelli che cominciano a picchiare, una carica in piena regola, caschi e cinture. “Sfondano” la folla, creano un vuoto al centro, accerchiano a gruppi di dieci e giù botte.

Il fuggi fuggi è generale, è pieno di ragazzini terrorizzati, qualcuno grida al telefonino “non venire, ci stanno caricando”, a uno gli rompono la testa e se lo porta via l’ambulanza. Un’altra è piccola piccola, si chiama Alexandra, una sua amica la abbraccia, piange e si tiene pure lei la testa, l’hanno picchiata con un casco, prova a raccontarlo poi piange di più, dice “scusa ma mi devo sedere”. In piazza sono confusi, in tanti se ne vanno, i negozi chiudono, i turisti non si rendono conto e restano ai tavolini dei bar.

Attraversi un vicolo, riecco il Senato. I poliziotti ora hanno caschi scudi e manganelli. I dirigenti organizzano il blocco, voi qua e voi là. Sono pronti ma non intervengono, mentre in piazza il Blocco Studentesco carica e picchia. Quelli dello zoccolo duro della protesta pacifica, ancora pressati contro le transenne di fronte a Palazzo Madama, cercano di ricomporre la piazza che si sbrindella, “tornate qui, facciamogli vedere quanti siamo – gridano al megafono – non rispondete alle provocazioni fasciste”. Nella fascia ovattata, l’Idv Stefano Pedica e Vincenzo Vita, “qui oggi succede un casino” dice il senatore Pd.

Poi, le urla. In piazza esplode il caos, lo scontro è violento. Hanno i bomber e le teste rasate e in mano robuste spranghe avvolte nel tricolore, soprattutto hanno più di trent’anni, se davvero sono studenti sono molto fuori corso. Parte la risposta, volano le sedie del “Bar gelateria Navona”, volano i tavolini e le bottiglie e i piatti. Un’edicola ci rimette un paio di vetrine, il negozio di giocattoli “Al Sogno” ci rimette un grosso Pinocchio di legno, qualcuno se lo prende e lo usa come mazza. Ora la polizia interviene. Il dirigente che dà l’ok dice “occhio ai ragazzini, che quelli non c’entrano niente”, lo sanno chi è che c’entra.

Picchiano coi manganelli sugli scudi poi sulle schiene. Ne tirano via uno, lo mettono in ginocchio per terra, scattano le manette. Di quelli con i bomber e le teste rasate ne fermano una decina o più, li sdraiano per terra, poi un cellulare se li porta via mentre altri in divisa o in borghese raccattano da terra cinture, mazze, spranghe. La piazza è un campo di battaglia, gli studenti si cercano. “Sono arrivati i fascisti e se la sono presa con ragazzini inermi che stavano qui a manifestare – dice Stefano, 23 anni, dell’Unione degli studenti – erano adulti e preparati, stavano in ogni angolo della piazza. Qualcuno ha risposto ma dev’essere chiaro che a cominciare sono stati loro, non gli studenti”.

Rimettono insieme i pezzi. Si va verso largo di Torre Argentina, ci si unisce agli universitari della Sapienza. “No, torniamo a scuola”, perché si sparge la voce che Blocco Studentesco stia organizzando raid istituto per istituto. Intanto a largo Argentina gli universitari sfilano compatti e pacifici, ringraziano “i ragazzi che a piazza Navona hanno garantito il diritto a manifestare e hanno riaperto il processo democratico”.

Mi Presento..

Ciao ragazzi e ragazze, è la prima volta che scrivo su questo blog e probabilmente non sarà l’ultima e siccome mi sono candidato nella lista dell’ITC mi è sembrato doveroso iniziare a scrivere qui. Mi chiamo Alessandro Garavaglia, 4aB ITC (che dovrebbe essere 5aB, ahimè ..) e volevo iniziare questo?post chiedendo SCUSA a tutti gli studenti per come si è svolta l’assemblea d’istituto per il triennio. Diciamo che all’80% è stata colpa mia, in quanto dopo aver sentito definire alcune manifestazioni passate “farlocche” mi sono sentito chiamato in causa, visto che io partecipo attivamente all’organizzazione di queste cose frequentando i “capi” del coordinamento dei collettivi delle scuole milanesi.. Ma si è trattata di un fraintendimento con i compagni della lista del liceo, avevo capito un’altra cosa e da lì è iniziato il litigio.. Scusate 🙂

Comunque sia, parlando del programma della mia lista volevo porre l’attenzione sul punto che io personalmente ritengo più importante del nostro programma, ovvero la creazione di un collettivo stabile e a cui partecipino molti studenti che hanno voglia di fare. Mercoledì scorso quando sono andato all’assemblea generale dei collettivi mi sono sentito un po’ in imbarazzo vedendo che bei gruppi hanno formato all’interno delle scuole milanesi e se verrò eletto mi impegnerò al massimo affinchè anche noi avremo un collettivo del genere.

Un’altra argomento che voglio toccare è la non-giustificabilità delle assenze nei giorni in cui si partecipi alle manifestazioni… Ma stiamo scherzando?! La ritengo una cosa ingiusta e?volta a scoraggiare i ragazzi che vorrebbero partecipare ma hanno paura di un brutto voto in condotta..

Comunque questo post?si sta facendo troppo lungo, se qualcuno volesse avere ulteriori informazioni sul nostro progamma mi chieda pure il mio indirizzo msn 🙂

Con simpatia, AleGara

p.s. Vota PGM S.r.l. ^^