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Il resto del Calvino

Il nuovo giornalino scolastico è finalmente in dirittura d’arrivo sotto il nome di “Il resto del Calvino” e ha bisogno di te. Sì, proprio tu. Hai qualche proposta? Articolo? Disegno? Castroneria sparata in classe? Inviaci tutto all’indirizzo e-mail ilrestodelcalvino@gmail.com

Resistete, il miglior ammazza tempo per le ore di lezione sta tornando!

Giornalino, pt. 3.

E siamo giunti al terzo incontro per discutere sul da farsi. Questa volta siamo buoni e vi avvisiamo una settimana prima. 😀

Il giorno Venerdì 14 Novembre alle ore 14.00 si terrà nell’aula T22 un incontro per decidere come dovrà essere il giornalino scolastico. Ovviamente sono invitati tutti coloro che intendono collaborare. Per “collaborare” non si intende per forza prendersi carico di una insostenibile responsabilità: basta anche solo scrivere un articolo quando vi pare, o rendervi disponibili per reperire informazioni, oppure darci qualche idea, o ancora pubblicizzare il giornale semplicemente parlandone con amici. Fate sentire la vostra voce, il giornalino può darvi questa opportunità!

Detto ciò, ne approfitto per riassumere ciò che è saltato fuori fin’ora.

  • Titolo del Giornale: La Curiera^3, per mantenere una certa aria di familiarità (il simbolo ^ indica l’elevamento a potenza);
  • Formato di stampa: per ora l’idea aleggia fra l’A4 (un foglio di quaderno) e l’A3 (il doppio di un foglio di quaderno), entrambi piegati a metà. Il primo da la possibilità di aggiungere 8 facciate, è più pratico e, sembra, anche più attraente, ma è piccolo quindi bisognerà organizzare bene gli spazi. Il secondo ci fornisce molto più spazio, ma forse è meno maneggevole e costerebbe più dell’A4;
  • Periodicità: il giornale uscirà una volta al mese, ma non è detto che, in caso di un’ampia collaborazione e un buon lavoro di gruppo, possa diventare un quindicinale;
  • Compiti: come ogni giornalino che si rispetti, abbiamo cominciato a fare una sommaria ripartizione dei compiti, in modo da mantenere una certa “gerarchia” ed evitare di sovrapporsi durante la stesura di un numero. Per ora, le persone che collaborano sono le seguenti (con relativi compiti):
    • Direttore:
      • Leo Missi
    • Redattori:
      • Marco Milza – Attualità
      • Federico Montanaro – Ipse Dixit
      • Sofia Luciotti – Interviste
      • Giulia Ardizzone – Interviste
      • Luca Pallavidino – Redattore generale
    • Grafica:
      • Alessandro Dall’O’ – Grafica, impaginazione, gestione lato informatico
      • Andrea Salerno – Fumettista
  • Blog/Giornalino: tra le idee, una possibile connessione fra Blog scolastico e Giornalino, che probabilmente si baserà sullo sfruttamento del primo come estensione del secondo, per creare dibattiti costruttivi.

Abbiamo, infine, creato un’indirizzo e-mail unico per il giornale, che potrete usare per inviarci idee, articoli, critiche, informazioni; ma preferiremmo vedervi questo Venerdì, in modo da poter parlare. L’indirizzo è la.curiera@gmail.com

Molte altre idee sono ancora in fase embrionale e attendono di essere discusse, messe in dubbio, rinforzate e reinventate, soprattutto da voi. Vi aspettiamo numerosi!~

Alessandro Dall’O’ 3a C Liceo

Scacchi.

Rileggendo un po’ di vecchi post alla rinfusa, m’è capitato di leggere entusiasmanti racconti di epici scontri dei vari tornei di scacchi che si sono disputati a scuola. Perciò mi domando: che fine ha fatto il torneo di scacchi? Ora che finalmente sono in 3? non vedo l’ora di poter partecipare. Che non sia stato ancora organizzato? Che mi sia perso il cartellone informativo? Che sia stato annullato a causa della chiusura della biblioteca? Illuminatemi!

Richard Wright, rest in peace.

Richard Wright nel 1971

Un po’ in ritardo, ma vorrei piangere la morte di Richard Wright, avvenuta ieri – 15 Settembre 2008 – all’età di 65 anni a causa di un cancro incurabile. Per chi non lo conosce, egli è uno dei fondatori dei Pink Floyd, nonché solista armato di tastiera e piano di discreto successo. A mo’ di coccodrillo, qualche informazione su di lui e sulla sua vita.

Nato a Londra da famiglia benestante, fin da adolescente frequenta il London College of Music, ove coltiva la sua grande passione per la musica, finché abbandona le lezioni di piano per proseguire come auto-didatta. In questo periodo continua gli studi in una facoltà di architettura, dove conosce Roger Waters, Nick Mason e Syd Barrett, con i quali, nel 1965, abbandonati gli studi, fonda i Pink Floyd. Fin da subito avvengono dei cambiamenti, come l’abbandono di Syd e l’entrata di David Gilmour. Ed è in questo periodo che i Pink Floyd producono canzoni che sono rimaste nella storia, come Echoes, Keep Talking e Shine On You Crazy Diamond. Per non parlare di album epici, come Wish You Were Here, nel quale “l’impronta” di Rick è nettamente presente e da quella spinta in più.

Ma dopo altri successi, la cocaina si impossessa di lui – sembra una maledizione! – e lo porta a farsi cacciare dai Pink Floyd. Rick non si perde d’animo e porta avanti qualche side-project, come gli Zee, che furono però dei grossi insuccessi. Finalmente, nel 1987 è Gilmour a proporgli di tornare nel gruppo, inizialmente come un semplice “assistente”, poi come un membro ufficiale. Inutile dire che seguirono altri successi ed è proprio in questo periodo che Richard comincia la sua carriera da solista con i primi album, tra cui Broken China.?Ormai i Pink Floyd sono giunti alla fine, quando Rick entra per l’ultima volta in studio nel 2006 a supportare un album da solista di Gilmour.

E così si arriva alla fine di un grande della musica, morto lottando contro il cancro, dopo averci regalato la sua arte per più di 40 anni. Riposa in pace, Rick.

Riflessione di fine anno

Probabilmente la maggior parte di coloro che stanno leggendo questo post andranno contro di me, ma sinceramente non mi importa. Ora che è finita la scuola ho, come mio solito, “tirato le somme”, nel senso che ho fatto un personale bilancio di come è trascorso quest’anno. Non voglio scaramellarvi gli ori di famiglia raccontando vicende della classe e cose del genere, ma ne approfitto per spezzare una lancia a favore del professore Tristano. In moltissimi si sono lamentati del suo metodo di insegnamento, del fatto che non interroga, che non sa spiegare, ma ancora di più della sua figura, sicuramente diversa dallo stereotipo di professore.

Devo ammettere che anch’io, inizialmente, ero attraversato da questi pensieri, ma ho avuto modo di analizzare la figura in questione e di trarre le (mie?) conclusioni. Credo che il professore Tristano sia tranquillamente paragonabile al professor Keating, interpretato da Robin Williams, del film “L’attimo fuggente”. Un insegnante fuori dagli schemi, con ideologie differenti dal conforme, con un metodo di insegnamento fantastico, che ha come obiettivo principale insegnare a vivere, più che insegnare e basta… ma compreso da pochi. Probabilmente non è facile per un alunno seguire filo per segno ogni discorso – anche a me è capitato, forse troppe volte, di non farcela – , ma con un pizzico di attenzione e di forza di volontà, si possono apprendere concetti che non si apprenderebbero da nessun altro professore, o anche semplici elementi di confronto con i propri pensieri, o ancora avvenimenti e verità storiche che aiutano a discernere gli avvenimenti presenti, o banalmente termini forbiti poco conosciuti ai giorni nostri. E’ personalmente affascinante vederlo passare fluidamente dal parlare delle subordinate finali alla strage di Piazza Fontana, per poi analizzarne ogni dettaglio e quindi tornare agilmente all’argomento di grammatica. E per quanto riguarda la sua figura, che dire? Io non vedo nulla di errato nel vestirsi un po’ come pare e piace, sono fermamente convinto del “vivi e lascia vivere” e de “l’abito non fa il monaco”.

Concludo questa mia remata contro vento dicendo che un professore del genere lo si trova ogni 1000, forse 2000 insegnanti, e, chi avrà la fortuna di averlo come insegnante per ancora qualche anno, dovrebbe “sfruttarlo” più che può per crescere mentalmente, avere una solida base culturale per gli anni a venire e, soprattutto, una mente aperta.

Un saluto, un abbraccio e un augurio di buone vacanze al professore Giovanni Tristano e a tutti gli altri professori e alunni.

-Alessandro Dall’O’