Un cinismo che non mi convince.

Non solo gli alunni devono saldare i debiti: io sono in debito di una risposta a Dario e ora è tempo di saldarlo.
Come per Alex, mi limito a considerare solo un punto del ragionamento, laddove tu dici che “l’egoismo dell’io vale tanto quello del noi”. Non sono d’accordo. Tu spesso sostieni – e lo sottintendi anche nel tuo commento sul blog – che ciò che muove tutti i comportamenti umani è sempre e comunque un fondamentale e inestirpabile istinto egoistico: anche le forme apparentemente più disinteressate di amore o altruismo mascherano sapientemente quel sentimento naturale invincibile. Non è così, a meno di assegnare al concetto di “egoismo” un significato così generico da renderlo inutilizzabile. Ma se anche così fosse, cosa cambierebbe? Rimarrebbe il fatto che c’è egoismo ed egoismo, radicalmente diversi nelle loro manifestazioni: l’avarizia e la generosità, l’ipocrisia e la sincerità, la slealtà e la lealtà, l’indifferenza e la sensibilità, e via enumerando coppie di opposti. Ora ti chiedo, preferiresti avere per amico un “egoista” generoso, sincero, leale e sensibile o un “egoista” avaro, ipocrita, sleale e indifferente?
Venendo all'”io” e al “noi”, resto convinto che lo scarso senso etico-civile è uno dei mali cronici della società italiana. Penso che condividere con altri un comune orizzonte di idee, progetti e valori per rendere un po’ migliore il mondo in cui viviamo sia una delle esperienze che possono davvero arricchire l’esistenza di una persona. E penso anche che dovremmo coltivare un po’ più di gratitudine per quanti hanno sacrificato tempo, energie e talvolta anche la vita per costruire una società più libera, giusta e umana, a vantaggio di tutti e soprattutto dei più deboli. Del resto, caro Dario, hai scritto tu stesso al Preside (riferendoti all’attuale protesta degli studenti del nostro istituto) che “ci teniamo a farci sentire più che per noi…per le generazioni future”. D’accordo, non è in gioco il destino dell’umanità, però non confermi in tal modo che può valere la pena impegnarsi per qualcosa che va oltre il proprio angusto tornaconto personale? Se comunque ti dà gusto interpretare la parte del cinico, fà pure; ma i fatti mi dicono, finora, che lo sei molto meno di quanto vuoi far credere. E va bene così, sia chiaro.

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