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ANCORA GLI INCENERITORI (O TERMOVALORIZZATORI, MAH…)

Volevo riproporre un problema a me molto caro riguardante gli inceneritori (o, ma non si può usare, termovalorizzatori). Come avete tutti potuto leggere nella seconda pagina del giornaletto scolastico vi era un duro attacco all’utilizzo di questa tecnologia. In un precedente articolo avevo chiesto all’autore di fornirmi le fonti su cui si era informato. La risposta è stata di cercarmele. Quindi neanche l’autore sa dove ha preso quelle informazioni, per conto mio può averle anche inventate. Ritengo che base per un giornalismo d’accusa sia l’avere ottime fonti (non Greenpeace su questioni mediche) di cui si può subito dimostrare la veridicità. Capisco non averle messe sull’articolo ma quando qualcuno le chiede almeno saperle citare.

Inoltre vorrei fare un piccolo appunto soprattutto sulla questione riguardante le emissioni e le possibile malattie provocate da queste. Nell’articolo vi era un parte molto inquietante che cito testualmente: “Si deduce abbastanza facilmente che queste tossine portano a gravi conseguenze per la salute, le malattie che causano sono le seguenti: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Nelle zone adiacenti agli inceneritori c’è un aumento di queste malattie dal 6% al 20%”. Mamma mia cosa è, manca solo la peste bubbonica, il tifo e l’influenza suina. Andiamo calmi con le accuse, le ricerche, che si sono fatte, non hanno ancora dato risultati certi, ciò perché sono in contrasto tra di loro. É vero che vi sono ricerche che sottolineano l’inquinamento e le malattie provocate dagli impianti, ma ve ne sono altre che le smentiscono. Vorrei fare solo un paio di esempi.

  • Un lavoro giapponese del 2005 ha tentato di mettere in relazione le diossine presenti nel latte materno con la distanza dagli inceneritori. Le conclusioni sono state che (nei limiti e nell’estensione dello studio) «I livelli di diossine nel latte materno non hanno mostrato apparente correlazione con le distanze tra il domicilio delle madri e gli inceneritori di rifiuti». (Tajimi M et al. Correlation coefficients between the dioxin levels in mother’s milk and the distances to the nearest waste incinerator which was the largest source of dioxins from each mother’s place of residence in Tokyo. Chemosphere, Japan, 2005 Dec)

  • Uno studio effettuato in Gran Bretagna, con lo scopo di valutare l’incidenza di varie tipologie di cancro in una popolazione che vive in prossimità di impianti di incenerimento, ha evidenziato che il rischio aggiuntivo di contrarre il cancro dovuto alla vicinanza degli inceneritori è estremamente basso. Sempre lo stesso studio rileva che un moderno inceneritore influisce sull’assorbimento umano medio di diossina in percentuale inferiore all’1% dell’assorbimento totale derivato dall’insieme delle emissioni ambientali. (Committee on Carcinogenicity/Department of Health Statement, Cancer Incidence near municipal solid waste incinerators in Great Britain, March 2000)

  • Inoltre In Italia, negli anni 2001-2004, è stato commissionato dal Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli uno studio sulla Sostenibilità ambientale della termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, svolto dal dipartimento di Fisica tecnica dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e dal dipartimento di ingegneria impiantistica dell’Università di Perugia. Secondo i resoconti della Commissione Ambiente e Territorio dell’epoca «la tecnologia di termovalorizzazione è ormai affidabile e sostenibile. Inoltre, quando gli impianti sono a norma, i rischi di insorgenze di malattie tumorali nella popolazione sono stati abbattuti drasticamente. I rischi di carattere sanitario connessi alla realizzazione di termovalorizzatori di ultima generazione sono assolutamente trascurabili».

Questi sono solo tre esempi di una risposta favorevole all’utilizzo degli inceneritori.

Inoltre qualcuno mi può contestare (come già fatto in passato), che il miglior inceneritore del mondo, quello di Brescia, è sotto infrazione dell’ Unione Europea. E’ vero che l’inceneritore è sotto accusa , ma non per motivi collegati alle sue emissioni o ai problemi ambientali e sanitari. E’ indagato a causa dell’utilizzo del CIP 6 (circolare n° 6/1992 del Comitato Interministeriale Prezzi). Questo incentivo aumenta il prezzo che il GSE (colui che compra e distribuisce l’energia elettrica in Italia) deve pagare alla società detentrice dell’inceneritore per utilizzare la corrente elettrica prodotta dal medesimo. Alla fine tutto ciò va a finire nelle tasche degli acquirenti finali, la gente comune. Senza questa sovrattassa (fatta all’epoca per incentivare questa tecnologia) l’energia dei inceneritori sarebbe convenientissima.

Infine questi sono solo pochi esempi, ovviamente non sono la soluzione finale, ma sempre meglio che metterli in discarica.

A ME LE FONTI

Oggi nella mia classe è stato consegnato il quarto numero del Il Resto del Calvino. In seconda pagina vi era una articolo dal titolo La favola degli Inceneritori, contenente accuse anche pesanti contro l’utilizzo degli inceneritori. Ecco vorrei sapere, dall’autore dell’articolo o da chiunque abbia redatto il suddetto articolo, quali sono le fonti dei dati utilizzati?

DI PIETRO VS LE SCIE CHIMICHE

Per caso girando su internet ho scovato un bell’articolo su una interrogazione parlamentare fatta dall’IDV di Di Pietro. Ragazzi c’è da ridere.

Roma – L’Italia dei Valori, paranormali. Dopo il lodo Alfano, la dittatura strisciante e il maestro unico, Di Pietro ha scoperto un’altra nefandezza propinata dal governo: le scie chimiche. Quelle strisce bianche che gli aerei lasciano dietro quando volano. Tutti pensano siano semplici scie di vapore acqueo e gas espulsi dai motori. Invece no, dietro c’è l’inghippo, il complotto mondiale, e Di Pietro, da buon inquirente, lo ha scoperto. Altro che vapore, quelle scie sono un pericolo per il pianeta, nascondono misteriose particelle «introdotte al fine di creare modificazioni climatiche». Ha scritto proprio così Di Pietro, in un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, «sostanze chimiche introdotte al fine di creare modificazioni climatiche». In pratica il leader Idv sospetta una specie di «Spectre», un’organizzazione segreta di cui è complice anche il governo italiano, e che metterebbe questi veleni dentro i motori degli aerei per cambiare il clima del pianeta. A che scopo? Per far sciogliere i ghiacciai e imbottigliare l’acqua? Per andare al mare anche a dicembre? Per risparmiare sul riscaldamento? Chissà.

Il problema è che, per gli scienziati, le scie chimiche sono una nota bufala, una leggenda senza fondamento per complottisti paranoici, una serie di strampalate teorie secondo cui, per fare un esempio, le scie degli aerei conterrebbero schifezze di ogni genere tra cui: virus, batteri, droghe, Ogm, nanomacchine, muffe, parassiti e persino globuli rossi essiccati. Ancora più deliranti i motivi addotti dai rimestatori di leggende metropolitane. Le sostanze sarebbero irrorate in cielo per aumentare il riscaldamento globale ma anche «per generare alluvioni o siccità a comando» (ma di chi?), per creare «un habitat ideale per razze aliene» o «per controllare le menti della popolazione». La bibbia dei complottisti sono i siti «Gli occultatori» e www.sciechimiche.org. Sul web cose del genere trovano sempre adepti, più curioso che si aggreghi anche un ex ministro. E allora perché non un’interrogazione anche sul mostro di Loch Ness, sugli alieni che mangiano le capre, sui cerchi nel grano, sul triangolo delle Bermude? Anche su questi misteri il governo è stato piuttosto vago finora.

Dell’interrogazione paranormale dell’Idv si è occupato il sito anti-bufale attivissimo.net, che ha smontato pezzo per pezzo l’argomentazione di Di Pietro sulla base di un documento del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale, ovvero chimici e scienziati seri. Ne risulta che, a parte l’intestazione e la data, la lettera del leader Idv sia una sequela di affermazioni per sentito dire. Scrive Di Pietro: «Le scie chimiche sono scie di gas di scarico, e sono create da un fenomeno di condensazione». In realtà sono tre cose diverse. Le scie di condensazione sono vapore acqueo, i gas di scarico non c’entrano nulla con la condensazione e le scie chimiche, semplicemente, non esistono. Scrive Di Pietro: «Nel 1998 in Canada in seguito ad una notevole presenza di scie anomale furono analizzati diversi campioni di terreno dai quali risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile». Anche qui non ci siamo. É noto che nelle sostanze solide c’è più alluminio che nei liquidi. Quindi il fatto di trovare più alluminio nel terreno che nell’acqua potabile è strano come trovare più tracce di carne in un pollo arrosto piuttosto che in un gelato al pistacchio. Scrive Di Pietro: «… secondo tali studiosi le scie chimiche…». Secondo il Cicap invece questa teoria complottistica non nasce da «studiosi», ma da Bill Brumbaugh, «un conduttore radiofonico americano», che nel 1995 osservò le scie degli aerei e si convinse che facessero molto male alla salute. A quella mentale sicuramente.

Questo supera Voyager (noto programma su Raidue di fantascienza, direi più fanta che scienza). Per sapere un po’ di più sulle scie chimiche e del perchè sono una bufala, vi rimando a queste serie di domande e risposte

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La “dolce morte”

Ieri anche l’ultima corte ha autorizzato il padre di Eluana a far morire sua figlia. In questo artiolo non voglio fare un discorso politico, perchè su questo argomeno la politica dovrebbe farsi un po’ da parte. Io non voglio assolutamente giudicare il padre o i giudici che hanno preso questa decisione, volevo solo sapere come la pensano persone della mia stessa età, un età in cui la morte viene vista come una cosa lontana.

Riguardo a questo caso volevo fare solo qualche appunto:

1) Siamo certamente sicuri che non ritornerà mai più cosciente? (mi faccio e vi faccio questa domanda perchè ci sono stati casi di persone che sono ritornate da coma irreversibile)

2) Siamo certi che il suo corpo, soprattutto la sua mente, non provi più nulla? (mi faccio e vi faccio questa domanda perchè ci sono stati casi di persone, che risvegliatosi, hanno raccontato di aver sentito tutto)

3) Più che una decisione della persona, non è quella di un padre che vuole smettere di soffrire per quella figlia?

4) Se adesso si pùò dargli la “dolce morte”, bisogna darla attraverso la morte per sete o per fame, una morte orribile?

Io mi sono posto queste domande, vorrei sentire i vostri sentimenti su questa vicenda.

MANIFESTARE BASTA?

Le ultime settimane di cronaca scolastica sono state dominate dalle contestazioni alla riforma Gelmini. Manifestazioni, corteo ed adesso anche occupazioni.

Fino ad ora ho visto solo studenti e professori, che accusavano la riforma di essere un’indecenza e quindi non doveva essere trasformata in legge. Ma le obbiezioninon costruttive?possono essere fatte anche da dei bambini. Quello che ci distingue dai bambini è aver la capacità di fare delle obbiezioni costruttive. Cioè come si fa a migliorare?la scuola italiana?

Mi pongo questa domanda? perchè in questi giorni ho tante volte sentito quando questa riforma sia sbagliata ma mai quali sono le altre proposte. Se qualcuno sa quali sono le proposte alternative può scriverlo. Se no è tutto fumo senza arrosto.

Una Mattinata al COMPA

Per stemperare la tensione degli ultimi articoli, vorrei parlare di una conferenza nella quale il nostro istituto e soprattutto il nostro sito e il blog annesso erano i protagonisti. La conferenza aveva come titolo Comunicazione e Media: comunicare per farsi capire e si è svolta al COMPA (salone della pubblica amministrazione) nel nuovo polo fieristico di Rho. Erano stati invitati a parlare il nostro preside e il professor Paganini per comunicare anche alle altre scuole un modello di successo e di semplicità qual è il nostro sito. Insieme ai due nostri professori, c’erano la V B e D più altri studenti (come Zangara) dell’ex V B.

La conferenza è stata interessante, anche se molte cose che sono state spiegate già le sapevamo; in più vorrei sottolineare il fatto che il nostro sito abbia avuto un così alto riconoscimento da parte dello Stato. Chi scrive (anche io) deve pensare che il blog è considerato molto da tutti gli enti (sapete che il nostro sito è tra i migliori 50 siti della pubblica amministrazione, insieme a quello dei Carabinieri), non solo perché è semplice e facile da capire, anche perché affronta tematiche serie e coloro che sono usciti dalla scuola si sentono sempre attratti. Quindi cerchiamo di tenerlo bene cioè con un livello di dibattito civile senza insulti e parolacce. E’ meglio per tutti.

Per finire abbiamo fatto un giro per i vari stand che presentavano le offerte della pubblica amministrazione, anche per il tuo futuro. Ci sono state varie cose interessanti (tra cui un mio compagno quasi arrestato per offesa a pubblico ufficiale), che rappresentano un Italia sempre viva e forte

P.S. Nello stand della Guardia di Finanza c’era Antonio Rossi (il famoso canoista e portabandiera italiano alle ultime olimpiadi), ma non siamo riusciti neanche a stringergli la mano.

Alberto Ardizzone (Usr), Angelo Paganini e Marco Parma al Compa
intervento di Irene Fontana e Greta Rebughini
intervento di Alessandro Zangara

ASSEMBLEA D’ISTITUTO

Oggi 22 ottobre 2008 si?sono svolte le assemble d’istituto per l’elezioni dei rappresentanti d’istituto.

Sfortunatamente ho potuto assistere solo a quella del triennio, e posso dire solo una cosa: se bisogna ogni volta fare questa fine, meglio se le assemblee non si facciano. perchè ogni volta che parla una qualsivoglia persona del liceo, dal fondo dell’auditorium (cioè l’ITC) partono bordate di fischi e insulti, invece quando parla una persona dell’ITC si sentino applausi e cori da stadio. Forse se a tutte le assemblee è così, non sarebbe meglio farle divise.

Durante l’assemblea c’è stata la dura contrapposizione tra le liste del liceo e dell’ ITC. La diatriba maggiore era stata sulle manifestazioni. La cosa è subito degenarata, così che dopo più o meno tre minuti dall’inizio dell’assemblea già non si capiva più nulla; questo perchè se le persone parlano una sopra l’altra non si capisce. Elementare

La cosa che mi ha dato più fastidio è l’atteggiamento preso dai due rappresentanti dell’ITC che in ogni modo cercavano di demigrare le opinioni delle altre persone. Caso eclatante è stato quando hanno fatto salire la ragazza di 3b, che aveva vaneggiato sul blog, per poterle fare un processo pubblico. Se lei ha sbagliato, non bisogna usare la sua stessa arma contro di lei. Non dico che non abbiamo sbagliato a scrivere quelle cose, ma farle il processo pubblico è anche peggio.

?Momento esilarante dell’ assemblea è stato quando Ponce per rispondere sull’utilità delle manifestazioni, cita i partigiani. Lo aveva già fatto su questo blog (sempre per rispondere a me); se pensi di poter paragonare queste manifestazioni con la?lotta partigiani, sei un po’ fuori di strada. Quindi chiedo gentimente a Ponce di non citare più i partigiani per difendere l’utilità delle manifestazioni.

Per finire, della manifestazione sono rimaste anche delle idee (giornalino scolastico, cogestione, due intervalli), ma gli atteggiamenti scontrosi e denigratori non possono che far male a queste assemblee nelle quali la discussione senza insulti dovrebbe stare alla base.