Manifestare: un diritto (o no?)

In queste settimane sento ripetere dalle alte cariche della scuola che non vengono accettate giustifiche con motivazione “manifestazione” perchè lo Statuto degli Studenti non prevede diritto di sciopero, obbligando le famiglie a mentire con le classiche giustifiche per “motivi di famiglia” o cose simili.

Con la voglia di capirci di più ho scaricato lo statuto degli studenti e, nella parte inerente alla disciplina, al comma 4 trovo:

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

A me sembra che le manifestazioni rientrino in questo articolo e quindi la mia domanda è: ma è davvero giusto impedire di mettere come motivazione”manifestazione”? bah..(sempre considerando il fatto che non cambia niente, giusto una questione di coerenza)

Questo è uno stralcio di un articolo della “Repubblica” riguardante gli scontri di ieri tra studenti e polizia..

“Giornalisti, siamo giornalisti, stampa stampa” ho gridato d’istinto con le mani alzate cercando di evitare le prime manganellate assieme ad altri due cronisti che si trovavano accanto a me. Ma quando ho visto la violenza con cui gli agenti colpivano gli studenti, circa una trentina di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 26 anni chiusi in uno spazio di neanche 20 metri quadrati, ho tentato di scappare. “

Se andate sul sito dela repubblica potete trovare l’intero articolo.. Cosa ne pensate? Fanno bene a caricare? Fanno male? La motivazione della carica sarebbe il tentativo di bloccare una stazione.

MARCO PARMA 4 PRESIDENT

Volevo solo fare i miei più sinceri complimenti al preside Marco Parma e al professor Sergio Cappellini per gli interventi di ieri sera in cascina, poco “politichese” e trasparenza assoluta. Il movimento “Aria Pulita” è un gran progetto che spero riusciranno a portare avanti nel migliore dei modi possibili.
E’ notevole il fatto che ieri sera erano presenti diversi alunni ed ex alunni del liceo, a prova del fatto che Marco Parma, dopo aver svolto egregiamente il suo ruolo di preside all’Istituto Calvino, ispira fiducia per un dialogo aperto e costruttivo anche nei confronti dei più giovani, che sono sempre stati esclusi dalla vita politica rozzanese e da una amministrazione comunale troppo impegnata a pensare alle ronde e ad altre cagate per pensare a come coinvolgerci attivamente.

Per questo esprimo la mia stima e il mio sostegno per il movimento “Aria Pulita” e per l’elezione a sindaco del preside Marco Parma.

p.s.
Preside, volevo chiederle se, oltre alla pura e semplice propaganda, vi siano altri modi per aiutarvi. Mi fa sapere qualcosa?

Giornalino, pt. 3.

E siamo giunti al terzo incontro per discutere sul da farsi. Questa volta siamo buoni e vi avvisiamo una settimana prima. 😀

Il giorno Venerdì 14 Novembre alle ore 14.00 si terrà nell’aula T22 un incontro per decidere come dovrà essere il giornalino scolastico. Ovviamente sono invitati tutti coloro che intendono collaborare. Per “collaborare” non si intende per forza prendersi carico di una insostenibile responsabilità: basta anche solo scrivere un articolo quando vi pare, o rendervi disponibili per reperire informazioni, oppure darci qualche idea, o ancora pubblicizzare il giornale semplicemente parlandone con amici. Fate sentire la vostra voce, il giornalino può darvi questa opportunità!

Detto ciò, ne approfitto per riassumere ciò che è saltato fuori fin’ora.

  • Titolo del Giornale: La Curiera^3, per mantenere una certa aria di familiarità (il simbolo ^ indica l’elevamento a potenza);
  • Formato di stampa: per ora l’idea aleggia fra l’A4 (un foglio di quaderno) e l’A3 (il doppio di un foglio di quaderno), entrambi piegati a metà. Il primo da la possibilità di aggiungere 8 facciate, è più pratico e, sembra, anche più attraente, ma è piccolo quindi bisognerà organizzare bene gli spazi. Il secondo ci fornisce molto più spazio, ma forse è meno maneggevole e costerebbe più dell’A4;
  • Periodicità: il giornale uscirà una volta al mese, ma non è detto che, in caso di un’ampia collaborazione e un buon lavoro di gruppo, possa diventare un quindicinale;
  • Compiti: come ogni giornalino che si rispetti, abbiamo cominciato a fare una sommaria ripartizione dei compiti, in modo da mantenere una certa “gerarchia” ed evitare di sovrapporsi durante la stesura di un numero. Per ora, le persone che collaborano sono le seguenti (con relativi compiti):
    • Direttore:
      • Leo Missi
    • Redattori:
      • Marco Milza – Attualità
      • Federico Montanaro – Ipse Dixit
      • Sofia Luciotti – Interviste
      • Giulia Ardizzone – Interviste
      • Luca Pallavidino – Redattore generale
    • Grafica:
      • Alessandro Dall’O’ – Grafica, impaginazione, gestione lato informatico
      • Andrea Salerno – Fumettista
  • Blog/Giornalino: tra le idee, una possibile connessione fra Blog scolastico e Giornalino, che probabilmente si baserà sullo sfruttamento del primo come estensione del secondo, per creare dibattiti costruttivi.

Abbiamo, infine, creato un’indirizzo e-mail unico per il giornale, che potrete usare per inviarci idee, articoli, critiche, informazioni; ma preferiremmo vedervi questo Venerdì, in modo da poter parlare. L’indirizzo è la.curiera@gmail.com

Molte altre idee sono ancora in fase embrionale e attendono di essere discusse, messe in dubbio, rinforzate e reinventate, soprattutto da voi. Vi aspettiamo numerosi!~

Alessandro Dall’O’ 3a C Liceo

Giornalino: Si comincia!

Come già annunciato nei giorni scorsi stiamo lavorando per ridare alla scuola un suo giornalino. C’è stato un primo incontro informale nel quale si è discusso di come si potesse organizzare il tutto, ora siamo pronti a dare il via al primo incontro che si terrà domani 07 novembre alle ore 14:00, per questa volta ci incontreremo davanti al bar per poi spostarci in un’aula. Di seguito riporto quelli che saranno gli argomenti di questo primo incontro:
Organizzazione del Giornalino

  1. Composizione della redazione:
    • Direttore
    • Redattori
    • Impaginatori/grafici
    • Collaboratori
  2. Struttura del giornalino:
    • Argomentazioni fisse
    • Argomentazioni variabili
    • Assegnazione degli spazi
  3. Incontri della redazione
    • Istituire un incontro settimanale
    • Modalità d’informazione della data degli incontri
    • Scadenze per la consegna delle bozze

Ci scusiamo se avvisiamo con così poco anticipo, spero che siate numerosi, ovviamente l’invito è rivolto a tutti coloro che ne siano interessati.

MANIFESTAZIONE DI DOMANI 7 NOVEMBRE

Ragazzi domani è prevista un’altra manifestazione delle scuole milanesi e di provincia.. Spargete la voce e venite in molti (e venite davvero, non a casina bella a dormire).

Ritrovo a scuola al solito orario e punto di incontro tra le scuole a CAIROLI alle 9.30

Facciamo vedere che anche se il decreto è legge noi non molliamo.

Yes, he can… yes, we can

Ebbene sembra proprio che la svolta sia alle porte. Il 20 gennaio, dopo il giuramento, Barack Hussein Obama II si avvicenderà a George W. Bush. Il mondo intero da oriente ad occidente festeggia per il neo eletto, una vittoria che mette tutti, o quasi, d’accordo. Sembra che sia proprio lui l’uomo chiave per il mondo intero. L’America ormai fa da scuola a tutti insegnando al mondo il vero significato di democrazia, meritocrazia, pace e modernità. Ha saputo dimostrare come solo il popolo sia sovrano nella scelta del suo leader. Leaders, che a differenza dei nostri, hanno dimostrato di competere al di fuori della demagogia, retorica e falsità per il bene del proprio Paese e non del proprio interesse. C’è da prendere esempio, soprattutto in uno Stato come l’Italia dove la classe politica basa il proprio valore sulla corruzione, arroganza e senso di impunità, questo a tutti i livelli amministrazione. Ovviamente salvo qualche politico. Dovremmo avere il coraggio di combattere per la riaffermazione dei veri valori e per la sovversione della nostra, ormai risaputa, gestione della politica. Ma per far questo dobbiamo dapprima comprendere come il vero cambiamento non sia portare al potere la destra o la sinistra, ma riuscire a superare in noi stessi e quindi nella cultura italiana la vecchia e retrograda ideologia partitica, la demagogia, l’arrivismo, l’egoismo, l’avidità. In modo da permettere a nuovi leaders una conduzione del Paese verso la modernità, l’etica, la morale ed il benessere del singolo e della collettività.

Leo Missi

Al cittadino non far sapere i delitti del potere

I debiti sulle intercettazioni telefoniche, pubblicati sul nostro blog citando Repubblica, saranno presto strumentalizzati per dipingere questo tipo di prove come un costo inutile per lo stato e mettere ancor più a tacere il dissenso in merito alla legge vergogna presentata dal ministro Alfano in materia.

Molteplici indagini riguardanti reati gravissimi si avvalgono di questo strumento: i falsi in bilancio, i crac finanziari, i sequestri di persona, le usure, le truffe, il contrabbando, le rapine, le vicende vallettopoli, calciopoli e molte altre che potrebbero essere meglio esposte da esperti giuristi. Da parte mia vi riporto la testimonianza di un magistrato, che ho avuto l’onore di conoscere personalmente. A questa persona gli italiani devono le indagini sulla clinica Santa Rita (detta anche clinica degli orrori) e i conseguenti procedimenti penali, che hanno accertato come in tale sede siano state praticate operazioni chirurgiche immotivate pur di ottenere minimi introiti. Secondo quanto mi ha riferito le indagini si sarebbero avvalse fin dalle fasi preliminari delle intercettazioni in quanto fin ora concesse in base a ipotesi di reati minori. A nulla varrebbero dunque gli argomenti esposti pubblicamente da Alfano quando aveva asserito che trattandosi nei casi in questione d’omicidio plurimo la futura legge avrebbe consentito le intercettazioni dei p.m. E’ difatti frequente che i crimini più gravi emergano nel corso di procedimenti avviati per reati più lievi. Tanto meno sono fondate le considerazioni di Gasparri, secondo cui potevano costituire materiale probatorio le cartelle cliniche, le quali ovviamente, riportavano voci false non individuabili.
Evidentemente simili disposizioni di legge metterebbero in pericolo vite umane oltre a porsi in contrasto con il naturale interesse dei cittadini onesti di reprimere i reati, e tutelerebbero invece una classe dirigente che non ha gradito le intercettazioni Berlusconi- Saccà. Nonostante l’informazione italiana non si sia occupata di queste ultime, relegandone così la conoscenza ad ambiti ristretti, la loro circolazione ha scosso gli attuali membri del governo i quali si sono subito adoperati per evitare che situazioni di questo tipo possano nuovamente influire sull’opinione pubblica. Appare quindi evidente che per coprire quei delitti che ancora troppi Italiani considerano ombre trascurabili e marginali sulla figura del premier la collettività si troverà a pagare un prezzo troppo alto per passare inosservato.

Per ulteriori informazioni sulle ingannevoli cifre diffuse riguardo alle intercettazioni potete far riferimento agli interventi di Marco Travaglio in merito alla questione, mentre le intercettazioni Berlusconi-Saccà sono disponibili su you tube a questo link http://it.youtube.com/watch?v=ul9FBrdPBcs